Secondo un sondaggio svolto dal dipartimento di Scienze politiche dell’Università Alexander Dubcek di Trencin, al referendum sulla famiglia in programma questo sabato andrà soltanto il 36% delle persone intervistate. Se così fosse, si tratterebbe ancora una volta di un referendum invalido, mancando la partecipazione della necessaria maggioranza degli aventi diritto. L’indagine si basa sulle intenzioni di voto di 1.005 persone, sentite nel periodo tra il 20 dicembre e il 15 gennaio.
Quanto al contenuto del sondaggio, che è stato promosso lo scorso anno dall’Alleanza per la Famiglia (AZR), le risposte delle persone alle tre domande oggetto del plebiscito mostrano che la popolazione è comunque d’accordo con l’opinione di chi ha proposto il voto sulle tre questioni chiave (una quarta è stata scartata come incostituzionale).
Ben l’84% degli intervistati si dice d’accordo nel lasciare l’uso della parola ‘matrimonio’ solo per definire l’unione di un uomo e una donna. E il 73% non desidera che le coppie dello stesso sesso possano adottare bambini. Poco di meno, circa il 70% degli intervistati, è anche del parere che la scuola non debba istruire i bambini su educazione sessuale ed eutanasia se i loro genitori non danno il loro preventivo consenso.
Sarebbe nella regione di Poprad il maggior interesse a recarsi alle urne (il 46% dei rispondenti). Tutto il contrario nella regione più occidentale di Bratislava, dove appena un quarto (il 27%) degli intervistati ha affermato con certezza di voler recarsi a votare. Quando a fasce generazionali, sono gli ultrasettantenni i più decisi a votare (il 45%).
Sabato si terrà l’ottavo referendum nella giovane storia della Slovacchia. Soltanto uno fino ad oggi – quello che vide come tema l’adesione della Slovacchia all’UE – fu dichiarato valido, avendo raggiunto il 52,1% del cortpo elettorale.
Fonte: DA BUONGIORNO SLOVACCHIA, IL 2 FEBBRAIO 2015