Da oggi Cremona è fuori legge. È il primo capoluogo di provincia lombardo a sforare la ‘franchigia’ tollerata dalle norme europee: quei famigerati 35 giorni all’anno per i quali l’UE considera che i cittadini possano continuare a respirare smog con concentrazioni di polveri sottili superiori a 50 microg/mc.
Quest’anno è iniziato con una pessima aria in Valpadana: i dati delle centraline sono impietosi e ci riportano indietro alle annate peggiori, quando i mesi invernali erano dominati dal grigiore dello smog. In un quadro sconfortante, che mostra quanto fino ad oggisiano state insufficienti le misure adottate nella nostra regione, a Cremona va anche peggio. Da oggi, infatti, i cremonesi hanno già respirato più polveri sottili di quelle che l’Unione europea ritiene tollerabili nell’arco di un intero anno. È ancor più grave se si pensa che di giorni, dall’inizio dell’anno, ne sono passatisolo 47. Vale a dire che a Cremona città, secondo i dati delle due centraline ARPA installate,si è respirata aria più che malsana per 3 giorni su 4âÂÂÂÂ. Anche per quanto riguarda la concentrazione media di polveri sottili (che dovrebbe restare sotto i 40 microgrammi/mc) le cose vanno decisamente male, in tutti i capoluoghi ma di nuovo il record resta quello cremonese
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