Sottopasso di Via Brescia a Cremona, Fare Nuova La Città: ‘Atto di sensatezza’

La storia del sottopassaggio di Via Brescia si sta sempre più chiarendo, mostrando aspetti interessanti delle dinamiche della politica cittadina.

Per prima cosa appare chiaro che certi politici locali dimostrano una scarsa considerazione per l’intelligenza dei cittadini cremonesi, i quali, invece, sicuramente si sono accorti di un fatto significativo: gli esponenti della passata maggioranza sono talmente innamorati del loro progetto di sottopasso di Via Brescia, determinato da una «sterminata quantità di riflessioni», che, dopo averlo assolutamente voluto, adesso lamentano un presunto stravolgimento del progetto iniziale, dimostrandosi pronti a mettere a rischio il finanziamento regionale per la sua realizzazione.

Ci si sono messi in cinque, tutti insieme, per ricorrere alla Regione per «segnalare» un atto di sensatezza della Giunta Galimberti che, pur non cambiando gli obiettivi del progetto sull’intero comparto, ha privilegiato la sicurezza, modificando la doppia corsia per le auto a singola, lasciando più spazio per permettere il transito anche alle biciclette e ai pedoni. Siamo in presenza di una scelta ideologica? Se è ideologico adottare soluzioni che cerchino di proteggere chi nel traffico è esposto a maggiori rischi, allora sì!

Come vogliamo definire invece l’atteggiamento di chi agisce rischiando di determinare un danno economico al Comune della propria città, pur di dimostrare che l’Amministrazione attuale sbaglia? L’azione messa in atto dalla Giunta Galimberti di favorire e proteggere ciclisti e pedoni è assolutamente coerente con quanto dichiarato in campagna elettorale; il voler danneggiare i propri concittadini al solo fine di dimostrare una propria posizione politica a che logica si ispira? Attendiamo ansiosi questa risposta…

Nel frattempo, sorge un dubbio: i rilievi della regione di qualche settimana fa da cui è partita la cosiddetta «messa in discussione dei finanziamenti» sono veramente il frutto della puntigliosità di un qualche solerte funzionario oppure di un «suggerimento» fatto da qualche politico di riferimento locale particolarmente ispirato sull’argomento… Ci sarebbe una certa logica, ma sarebbe tutto molto deprimente.

Fare Nuova la Città