L'obiettivo del premier Rajoy: più flessibilità contro la disoccupazione record al 22,85 per cento. Introdotte indennità di licenziamento meno care per gli imprenditori.
Il governo spagnolo del premier Mariano Rajoy ha varato la riforma del mercato del lavoro con l'obiettivo di renderlo più flessibile e di lottare contro una disoccupazione record al 22,85 per cento. Lo annuncia la vicepremier Soraya de Santamaria dopo la riunione odierna del Consiglio dei ministri.
Fra le principali misure, ha precisato il ministro del Lavoro Fatima Banez, c'è l'introduzione di indennità di licenziamento meno care per gli imprenditori - 33 giorni per anno di lavoro invece dei 45 attuali - un nuovo contratto a tempo indeterminato per autonomi e Pmi con meno di 50 lavoratori, incentivi fiscali per l'assunzione di giovani sotto i 30 anni e di disoccupati di lungo periodo. Il decreto legge introduce "maggiore flessibilità", ha aggiunto Banez, secondo cui l'obiettivo centrale è promuovere 'l'impiego stabile" riducendo la "dualità del mercato del lavoro, fra contratti temporanei e indeterminati".
Le imprese di lavoro temporaneo saranno autorizzate ad agire come agenzie di collocamento, le imprese in crisi potranno sospendere l'applicazione dei contratti collettivi, flessibilizzando orari, funzioni e retribuzioni, gli accordi d'impresa saranno prevalenti su quelli settoriali.
La riforma prevede fra l'altro l'introduzione di agevolazioni fiscali di 3mila euro per la prima assunzione da parte di una Pmi di un giovane sotto i 30 anni, la possibilità in caso di assunzione di un disoccupato di versare il 25% dell'indennità di disoccupazione a complemento della retribuzione dell'impresa, altri incentivi per 3.600 euro per l'assunzione di giovani e di 4500 per la contrattazione di disoccupati di lungo periodo