Spino Meglio una pensilina in più e due parcheggi in meno, o una pensilina in meno e due parcheggi in più?

Spino – Sarebbe costata 4.504, 24 euro la pensilina che Progetto per Spino (quando ancora governava) aveva dato mandato di acquistare per il suo posizionamento in via Martiri, all’altezza dell’ex supermercato Dì per Dì. Peccato che oltre a spendere quella somma, per far posto alla pensilina, sarebbero stati sacrificati due parcheggi su una via dove il numero degli stalli di sosta è appena sufficiente alle necessità. Ecco perché il Comune, con l’attuale maggioranza di Impegno per Spino in carica, ha dato mandato per la revoca dell’atto di indirizzo per la fornitura della pensilina. Atto perfettamente lecito e valido, non solo autorizzato dal segretario comunale, ma supportato dal parere di un legale amministrativista, nello specifico l’avvocato Brunello De Rosa. Progetto per Spino dovrebbe conoscerlo, visto che della sua consulenza preziosa si è avvalso in passato, ma soprattutto perché tra i massimi esperti in materia giuridica amministrativa. “Sorridiamo di fronte a chi ci minaccia di rivolgersi all’Autorità anticorruzione perché abbiamo provveduto alla revoca della fornitura della pensilina, saremmo noi che invece avremmo dovuto chiedere il pronunciamento alla Corte dei conti per la spesa inutile sostenuta e autorizzata da Progetto per Spino per 4.504 euro - premette il vice sindaco Enzo Galbiati -. Intanto, sulla via Martiri la collocazione della pensilina non è necessaria: ci porterebbe a sacrificare due parcheggi o, diversamente, darebbe problemi di viabilità. Non basta, io mi chiedo perché si dovrebbe mettere la pensilina su un lato della strada e sull’altro no? O ancora perché in via Martiri e in via Roma no? Solo per fare degli esempi … Insomma, le scelte si fanno in maniera ponderata e nel centro di Spino non c’è la necessità di una pensilina, che viceversa potrebbe riscontrarsi in zone più defilate o dove la stessa installazione non creerebbe problemi al transito. Va aggiunto che troppo spesso le pensiline sono anche oggetto di vandalismi e purtroppo ne sappiamo qualcosa visto quelli si sono ripetuti all’area Welko”. Questa linea di pensiero era stata sposata appieno dall’ex amministrazione Gandelli, successivamente dall’ex amministrazione Rancati, che non hanno riscontrato l’esigenza di coperture fisse alle fermate in via Martiri, mentre durante l’ex amministrazione Riccaboni si è preferito cercar di creare un comune a pelle di leopardo guarda caso proprio a scadenza mandato e al momento del voto: pensiline in alcuni punti, ma non in altri e senza motivazioni valide a sostegno. “Abbiamo dunque attuato la procedura suggerita da organi competenti – conferma il sindaco Luigi Poli – e revocato l’acquisto della pensilina. Riteniamo che ci siano altre priorità”. E in particolare che quei soldi possano essere meglio spesi per altri interventi. “Si lavorerà per migliorare il decoro del nostro paese, rinnovando l’arredo urbano”, conclude il primo cittadino.