Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 05.53

Spino, La Commissione dà il via libera alla ‘riforma’ del regolamento

Se c’è l’urgenza mozioni non solo lette ma anche discusse Bassani: “Basta strumentalizzazione da parte di Pps, le prerogative della minoranza vengono addirittura corroborate”

| Scritto da Redazione
Spino, La Commissione dà il via libera alla ‘riforma’  del regolamento

Spino – Le mozioni saranno presentate in consiglio comunale solo per la discussione. Sabato la Commissione Affari Istituzionali e Partecipazione si è infatti espressa favorevolmente alla modifica del regolamento per il consiglio comunale. Cosa cambia rispetto a prima? Non si lascia più spazio alle interpretazioni di parte. In parole povere, a consiglio in corso, non si potrà più leggere la mozione se alla stessa non farà seguito la discussione, una volta riconosciute ragioni di “straordinarietà” e “urgenza”, sulle quali dovrà esprimersi la conferenza dei capigruppo. Rispetto a prima viene concessa anche la possibilità della sua discussione in aula cosa che prima non era possibile. “Vengono insomma garantiti e, semmai, corroborati i diritti e le prerogative della minoranza – spiega il presidente della commissione Andrea Bassani -. Mi fa specie che qualcuno abbia fatto polemica dicendo che noi volevamo mettere il bavaglio alle opposizioni. Facciamo l’esatto contrario. Poi è singolare che queste critiche vengano dal gruppo dell’ex sindaco Paolo Riccaboni, che aveva consentito quando era lui a governare il paese, che i consiglieri voltassero le spalle ad un rappresentante dell’allora minoranza che stava proponendo le proprie considerazioni, lo stesso ex sindaco che con un atto di forza ha ridotto da cinque a tre il numero dei componenti delle commissioni perché nelle stesse si sarebbe trovato in posizione di minoranza. Noi non siamo così”. Ma facciamo chiarezza su mozioni e interrogazioni, presentazione e discussione, perché come al solito l’attuale gruppo di minoranza Progetto per Spino fa confusione o fa finta di non capire. Le mozioni dovrebbero essere presentate perché siano discusse e votate, in quanto impegnano il sindaco o il consiglio comunale ad un'azione. Le interrogazioni consistono invece nella richiesta di informazioni, non danno cioè seguito ad un dibattito, ma chi le presenta ha facoltà di dirsi soddisfatto o non soddisfatto delle risposte che gli vengono fornite.

Ad oggi, l’interpretazione del regolamento ha dato adito a dubbi, il capogruppo di minoranza sfruttando questo vulnus  ha chiesto e ottenuto di leggere le mozioni (che andrebbero depositate invece quattro giorni prima del consiglio comunale) anche se non iscritte all'ordine del giorno. In questo caso le mozioni venivano solo lette, ma la discussione rimandata al prossimo consiglio comunale. “Allora che senso avrebbe? Se la minoranza vuole fare un comunicato stampa può inviarlo direttamente ai giornali e non utilizzare l’assemblea per questi scopi – sottolinea Bassani -. Inoltre se volesse davvero discutere la mozione la presenterebbe nei termini previsti dal regolamento, cioè quattro giorni prima della convocazione della seduta e non si presenterebbe in aula con un’istanza già scritta, che quindi aveva già pronta e poteva presentare nei termini stabiliti. 

Ma nonostante tutto questo, riteniamo che sia giusto e corretto riconoscere che se effettivamente sussistano ragioni di urgenza e di straordinarietà la mozione possa essere iscritta all’ordine del giorno: in questo caso non solo letta, ma anche discussa. Ci sembra il modo migliore di tutelare gli interessi di maggioranza e minoranza, ma soprattutto dei cittadini spinesi”.

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