Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 22.40

Stato sociale a rischio | Rosario Amico Roxas

| Scritto da Redazione
Stato sociale a rischio | Rosario Amico Roxas

La permanenza ai vertici delle rispettive nazioni e con grande influenza sull’Europa di Sarkozy e della Merkel, permette il prosieguo della politica liberal-capitalista che in Italia si sta cercando di mitigare, introducendo alcune (ma ancora troppo poche) misure d’emergenza sociali.

La defenestrazione di Berlusconi non è bastata, perché mantenendo ancora una maggioranza numerica nei due rami del parlamento, la destra liberista riesce ancora a condizionare la politica economica (e non solo quella). La pretesa di introdurre addirittura nella Costituzione il “pareggio di bilancio” diventa un attacco allo Stato Sociale che il liberismo vuole smantellare.

Non per nulla la prima nazione a parlare di pareggio di bilancio è stata l’America, introducendo il “balanced budget”, una mina vagante che naviga in rotta di collisione con lo Stato Sociale. A portare avanti  tale progetto, infatti sono i repubblicani al servizio dei poteri forti della finanza, che sono riusciti a barattare tale impegno con il presidente Obama, in cambio della possibilità di dilatare il debito pubblico per far fronte alla crisi.

A cosa mirano i repubblicani, nostalgici delle guerre di Bush ?

A null’altro che abolire l’assistenza sanitaria riconosciuta  tutti i cittadini, voluta, proposta e portata avanti da Obama. L’assistenza sanitaria gratuita è l’asse portante dello Stato Sociale, il primo gradino del rispetto delle esigenze primarie che non possono essere riservate  solo alla fascia opulenta della nazione che può  permettersi di pagare  per la tutela della propria salute.

In Europa la norma fa già parte, pur con diverse formulazioni, delle costituzioni di Germania, Estonia, Svizzera e Polonia.

E’ fuori discussione che la spesa pubblica esige un controllo ed una drastica riduzione, ma la soluzione intravista con il pareggio di bilancio non risolve nulla, anzi aggrava le già pesanti condizioni delle fasce più deboli del paese.

Se liquidità di cassa è necessario ottenere, a cominciare con l’avanzo primario, è la corruzione dilagante da combattere, è l’evasione fiscale, è la realtà delle tangenti, è la turbativa d’asta,  è il falso in bilancio, è il conflitto di interessi che bisogna neutralizzare.  Se , come priorità, non vengono  risolti questi aspetti dell’economia, il pareggio di bilancio non potrà che essere raggiunto negando i servizi a quanti, pur pagando le onerose tasse, dovrebbero goderne, penalizzando le  fasce meno protette. Recuperando le evasioni fiscali e tutto il resto su detto, il pareggio di bilancio arriverebbe da solo, senza altre manovre, con ampie possibilità di poter ricostituire l’avanzo primario da dedicare alla riduzione del debito pubblico.

Malauguratamente tutto ciò non risulta possibile proprio per la presenza del partito berlusconiano che  detiene una fittizia maggioranza, che non corrisponde alla maggioranza del paese.

 

Rosario Amico Roxas

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