L'intensità della carica dipende da tanti fattori, dal tipo di materiali all'ampiezza della superficie di contatto, all'intensità dello sfregamento e altro ancora. Triboelettricità è il nome di un fenomeno noto a tutti (e fin dall'antichità): un classico esempio è la capacità di una bacchetta di vetro o di plastica di attirare pezzetti di carta dopo essere stata strofinata con un panno, un altro è l'effetto che fa l'abbigliamento in acrilico sui nostri capelli.
Il cerotto triboelettrico: in questo caso non servono neppure i gesti (per accendere 12 led). | ELETTRONICA PLUS
Nonostante l'apparente semplicità del fenomeno, realizzare un generatore triboelettrico, ossia una macchina che a partire da quel fenomeno ci metta a disposizione energia elettrica, è tutt'altro che banale.
BATTERIE VIVENTI. Si basa sull'effetto triboelettrico il cerotto di oro e silicone, grande come un francobollo, sviluppato all'università di Singapore. È uno fra i prototipi di gadget indossabili capaci di generare elettricità da un essere umano. Va applicato sulla pelle e basta tamburellarlo con le dita della mano per produrre una tensione capace di illuminare dodici piccoli led.
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