Sono una cinquantina, quelli di tutti dipendenti, i posti di lavoro a rischio della Mamoli, la storica fabbrica di Lacchiarella, comune a 25 chilometri a sud di Milano, specializzata nella realizzazione di rubinetti.
Dopo tre scioperi e vari incontri in Regione Lombardia, in Comune e con l'azienda, la proprietà - secondo quanto reso noto dalla Fiom-Cgil - non vuole recedere dal trasferimento a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova a circa 140 km di distanza.
Per questo motivo è stato confermato lo stato di agitazione.
Nata nel 1932 la Mamoli è talmente radicata nel territorio da trovarsi nella piazza omonima, nome che è stato dato significativamente al luogo dove è iniziato e poi si è radicato l'insediamento industriale che ha raggiunto oltre 800 lavoratori sul finire degli anni Ottanta. Nonostante la riconosciuta qualità del prodotto la fabbrica è andata incontro a crisi e ridimensionamenti. Ora il trasferimento annunciato dal Gruppo Paini che "la ha rilevata nel 2016 - spiega Andrea Torti, della Fiom-Cgil - e che ha preso il marchio ma non la fabbrica che è all'asta".
"Per il sindacato è importante la difesa di tutti i posti di lavoro - ha spiegato Torti -. E' impossibile per chi vi lavora andare avanti e indietro o trasferirsi a Castiglione. Anche nel caso la proprietà non receda dalla volontà di trasferimento comunque devono essere tutelati i diritti e le richieste dei dipendenti. La trattativa esiste solo grazie alla mobilitazione". (ANSA).