Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 21.36

Trenord, Degli Angeli (M5S Lombardia) :Si chiarisca il futuro dell’impianto di manutenzione di Cremona

Entro la fine del 2020 entreranno in servizio in Lombardia 15 nuovi treni. Altri convogli arriveranno nei prossimi anni e saranno

| Scritto da Redazione
Trenord, Degli Angeli (M5S Lombardia) :Si chiarisca il futuro dell’impianto di manutenzione di Cremona

Trenord, Degli Angeli (M5S Lombardia) :Si chiarisca il futuro dell’impianto di manutenzione di Cremona

Entro la fine del 2020 entreranno in servizio in Lombardia 15 nuovi treni. Altri convogli arriveranno nei prossimi anni e saranno

 immessi su tutte le direttrici regionali. Al momento, il deposito di Cremona non risulterebbe dotato di spazi e dotazioni adeguate al ricevimento di un numero elevato di nuovi convogli per le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Su questo si concentra un’interrogazione del M5S rivolta all’Assessore regionale  ai trasporti e depositata dal consigliere regionale Marco Degli Angeli. Il Movimento chiede  innanzitutto “quali e quanti convogli di ultima generazione verranno destinati al servizio dell'area Sud Est e quindi all'impianto manutenzione di Cremona” e “e se  è stata valutata, ed in che misura, da parte di Trenord l’adeguatezza degli spazi a disposizione per l’officina e il deposito di Cremona”. Ancora, “si chiede di conoscere, per il breve e lungo termine, quali sono le intenzioni di Trenord per l’impianto di  manutenzione di Cremona e per il personale ivi presente”.

Degli Angeli spiega: “Bene l’arrivo dei convogli, attesi da anni, ma è necessario guardare anche alle strutture per la manutenzione che dovranno accoglierli, spesso sono molto  datate e poco efficienti. L’interrogazione chiede di meglio comprendere con quali obiettivi, modalità e tempistiche si intenda procedere”.

“In particolare - precisa Degli Angeli - vorrei venissero specificate le  azioni che Trenord pensa di mettere in campo, in merito all’impianto di manutenzione di Cremona e al ruolo del suo personale.

Nel caso infatti i nuovi treni fossero consegnati dai costruttori  entro 3 o 4 anni, l'officina e il deposito del capoluogo, che all’epoca della gestione di Trenitalia avevano visto la possibile nascita di un progetto di ampliamento alla fine mai andato in porto, non risulterebbe dotato  di spazi idonei per le operazioni  di manutenzione ordinaria e straordinaria. Su questo va fatta rapidamente chiarezza”.

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