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Tribunale di Crema. Chiuderlo o No !!

| Scritto da Redazione
Tribunale di Crema. Chiuderlo o No !!

Alloni (PD)-Ravelli (radicali) opinioni a confronto.
Le opinioni di Sergio Ravelli (Radicali).
Caro Direttore,
la nuova mappa dei tribunali italiani, allo studio del neo ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma,
che salva solo chi ha in carico più di 15 giudici e fa eccezione solo per i tribunali che sorgono nei capoluoghi di provincia, non può sorprendere o scandalizzare nessuno.
Da oltre 20 anni studi e pareri resi dal Consiglio Superiore della Magistratura evidenziano come la pianta
organica ottimale per ciascun tribunale deve prevedere almeno 20 magistrati addetti, limite considerato
minimo indispensabile per una conduzione dei compiti istituzionali efficiente e al riparo di aleatorietà circa la disponibilità di personale.
Aleatorietà che sono inevitabili negli uffici con organici troppo piccoli. In particolare, con la Risoluzione del 13 gennaio 2010 il CSM “ritiene prioritario ed indispensabile segnalare al Ministro della Giustizia la necessità, non più procrastinabile, di procedere alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, sottolineando come l'efficienza e la funzionalità degli uffici giudiziari è preliminarmente
condizionata dalla loro razionale distribuzione sul territorio e dal corretto dimensionamento
dei loro organici”.
Ci sono, pertanto, tutte le ragioni per procedere rapidamente al rafforzamento dell'apparato giudiziario
attraverso l'accorpamento del Tribunale di Crema al Tribunale di Cremona. Una proposta di legge in
tal senso è stata depositata in Parlamento il 18 novembre 2010 dal deputato radicale, eletto nella nostra
circoscrizione nelle liste Pd, Maurizio Turco e presentata nel corso del convegno “per una Giustizia efficace ed efficiente, per un migliore impiego delle risorse economiche, accorpiamo
il Tribunale di Crema al Tribunale di Cremona”, tenutosi presso il Tribunale di Cremona il
successivo 27 novembre. Nel corso del convegno, promosso dall'associazione radicale Piero Welby, presero
la parola, fra gli altri, il presidente del Tribunale Carlo Maria Grillo, il Procuratore Roberto di
Martino, il consigliere dell'Ordine degli avvocati Annalisa Beretta e il cancelliere Fabio Favalli. L'orientamento degli intervenuti fu sostanzialmente  favorevole alla proposta di accorpamento, pur se collocata nel contesto di un provvedimento di carattere generale. Oggi, questo provvedimento sembra finalmente allo studio del Ministro della Giustizia.
Siamo consapevoli che di fronte alla necessità di un provvedimento come questo è forte la tentazione
da parte delle forze politiche di rafforzare non le Istituzioni ma sé
stesse. Cavalcare campanilismi, anche se dannosi e superati dalle necessità dei tempi, può sembrare più
facile e redditizio in termini di voti e popolarità. Ma il contrasto tra questo interesse di parte con quello della generalità dei cittadini (che pretende una Giustizia rapida ed efficace),
nel contesto attuale, non è più tollerabile.
E allora si proceda. Rapidamente
Sergio Ravelli
segretario dell'Associazione
radicale Piero Welby di Cremona
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Le opinioni di Agostino Alloni (PD)
Tribunale di Crema
ALLONI (PD): "LA NOSTRA IDEA ERA DI DAR FORZA AL PRESIDIO GIUDIZIARIO AGGREGANDO TREVIGLIO. PERCHE' TAGLIARE NON SIGNIFICA RISPARMIARE"
"Verso la fine della settimana scorsa mi sono sentito con la senatrice Cinzia Fontana e con lei e il coordinatore del Pd cremasco Matteo Piloni ho condiviso la posizione sul futuro del tribunale di Crema: non è detto che si risparmino risorse accentrando tutti gli uffici giudiziari su Cremona", commenta così Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, la vicenda della soppressione del tribunale di Crema e della sua chiamata in causa da parte del presidente dell'Ordine degli avvocati Ermete Aiello.

"Tanto per far comprendere quanto mi stia a cuore la questione e da quanto tempo me ne stia occupando, faccio sapere che la scorsa primavera avevo avuto un incontro con l'allora sindaco di Treviglio Ariella Borghi - racconta Alloni -. Da tanti anni, infatti, si parla di togliere il tribunale a Crema, al pari di quanto accade per l'azienda ospedaliera, e l'idea era di dare maggiore forza alla struttura ipotizzando un'aggregazione dal punto di vista della gestione della giustizia con il territorio di Treviglio. Con la Borghi eravamo rimasti d'accordo che ne avremmo riparlato dopo le elezioni, anche assieme agli altri consiglieri regionali e ai parlamentari. Purtroppo la Borghi ha perso le elezioni e la proposta è rimasta lettera morta. Della chiacchierata con il sindaco di Treviglio avevo avvisato il presidente degli avvocati di Crema Aiello".

La proposta sarebbe caduta, tra l'altro, proprio a fagiolo in un momento come questo in cui si parla di sopprimere tutto il sopprimibile: dalla giustizia ai comuni, alle province, fa presente Alloni. "E questo mi permette di dire di non essere assolutamente d'accordo con il dibattito in corso nelle nostre zone che ogni giorno vorrebbe sapere dai sindaci se preferiscono stare con Lodi, Bergamo o Mantova. Un conto è aggregare o unire i servizi; un altro è togliere, abolire, sopprimere. A settembre vorrei ripartisse un confronto vero su questi temi - aggiunge Alloni -. Il Consiglio regionale dovrebbe fare uno studio in cui ipotizzare l'unione di comuni e la ripartizione delle province in modo razionale e sensato, non aggregando semplicemente questa provincia a quella, ma rimettendo in discussione l'attuale disegno amministrativo".

 

 

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