Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 18.21

Ucraina, Georgia e Moldova: Obama e l'Europa puntano all'energia

Così invitano Putin a rispettare la pace e la democrazia

| Scritto da Redazione
Ucraina, Georgia e Moldova: Obama e l'Europa puntano all'energia

I provvedimenti statunitensi colpiscono colossi energetici russi come la Rosneft, la Novatek e la Gazprombank. Il Congresso USA favorevole al riconoscimento a Ucraina, Georgia e Moldova dello status di Paese alleato. Da oltreoceano nomi concreti, mentre in Europa buone intenzioni senza dettagli, tutti ancora da decidere. Nella giornata di mercoledì, 16 Luglio, gli Stati Uniti d'America hanno applicato il terzo round di sanzioni economiche nei confronti della Russia, dopo che Mosca ha ripetutamente provocato militarmente l'Ucraina, nonostante la tregua offerta dal Presidente ucraino, Petro Poroshenko. Le sanzioni USA colpiscono la Russia sopratutto per quanto riguarda il settore energetico ed industriale. Tra gli enti colpiti vi sono infatti la banca del monopolista statale russo del gas Gazprom, la Gazprombank, il monopolista statale del greggio Rosneft, le compagnie energetiche Novatek e Feodosiyske -quest'ultima basata in Crimea- la banca Vnyeshekombank, ed altri enti minori attivi nel settore edile, in quello di trasporti e in quello delle armi, come il colosso Kalashnikov, la Izhmash, la Bazalt, la Uralvagonzavod e la Priboroduvaniye. Oltre agli enti giuridici, le sanzioni USA sono state applicate anche a personalità politiche, come il Vice Speaker della Duma, Sergey Nyevyerov, l'Assistente del Presidente russo Vladimir Putin, Igor Shchegolev, il Ministro per gli Affari di Crimea Oleg Savelyev, e il Primo Ministro dell'autoproclamata Repubblica russa del Donbas Aleksandr Borodar. Oltre alle sanzioni, che, come dichiarato dal Presidente USA, Barack Obama, si sono rivelate necessarie dopo che la Russia ha rifiutato la risoluzione diplomatica del conflitto con Kyiv, un passo importante approntato dagli Stati Uniti è la concessione dello status di Paese alleato all'Ucraina, alla Georgia e alla Moldova. L'iniziativa, approvata dal Congresso in seconda lettura sempre mercoledì, 16 Luglio, è una misura necessaria per prevenire ulteriori aggressioni militari da parte della Russia a Ucraina, Georgia e Moldova: Paesi sovrani ed indipendenti che per il loro desiderio di avvicinarsi alla comunità occidentale Euroatlantica hanno subito ritorsioni di carattere militare ed economico da parte di Mosca. Inoltre, il progetto votato al Congresso, che deve ancora essere approvato in lettura definitiva, consente l'aumento delle esportazioni di gas liquefatto statunitense a Ucraina, Georgia e Moldova: una misura che, assieme al rafforzamento dei programmi di sostegno logistico ed economico USAID ed OPIC, validi anche per lo sfruttamento dei giacimenti energetici locali, serve a garantire la sicurezza energetica di questi tre Paesi europei per storia, cultura e tradizioni. L'UE rifiuta l'ampliamento dell'OPAL voluto da Gazprom Di seguito agli USA, anche l'Unione Europea ha approntato sanzioni nei confronti della Russia per il mancato rispetto dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Come stabilito dalla riunione del Consiglio Europeo di mercoledì, 16 Luglio, l'Europa ha dato mandato alla Banca Europea per gli Investimenti e alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo di non finanziare progetti in partnership con Mosca. Tuttavia, più che le sanzioni, a proposito delle quali l'UE non ha ancora indicato i soggetti concreti dell'economia russa che saranno interessati, a rappresentare un colpo concreto agli interessi della Russia è la decisione della Commissione Europea di rigettare l'ampliamento del gasdotto OPAL, come invece richiesto da Gazprom. L'OPAL è un gasdotto progettato in territorio tedesco per veicolare in Repubblica Ceca il gas russo proveniente dal Nordstream: infrastruttura realizzata da Gazprom sul fondale del Mar Baltico per inviare 55 Miliardi di metri cubi di gas direttamente dalla Russia alla Germania e, così, bypassare Paesi UE invisi a Mosca, come Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. La Commissione Europea, per rigettare l'ampliamento dell'OPAL, si è rifatta al Terzo Pacchetto Energetico: Legge UE che vieta la gestione dei gasdotti europei da parte degli stessi enti che controllano anche la compravendita del gas trasportato dall'infrastruttura considerata. Gazprom sta cercando in tutti i modi di infrangere la legislazione europea per evitare che il Terzo Pacchetto Energetico impossibiliti il rafforzamento dell'influenza russa nel mercato UE dell'Energia, nella quale la Russia è già ben presente grazie a solide partnership tra il suo monopolista statale del gas ed alcune delle principali compagnie europee del settore.

Matteo Cazzulani, Analista Politico dell'Europa Centro-Orientale Twitter @MatteoCazzulani

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