Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.59

Uisp Carcere e Territorio : appuntamento mercoledì 1 marzo a Roma

Mercoledì 1 marzo si tiene a Roma l’incontro nazionale “Carcere è territorio”, organizzato dalle politiche sociali Uisp. L’evento si terrà presso l’Hotel Royal Santina a partire dalle 10.15. interverranno il presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, la responsabile dei progetti Uisp, Marta Giammaria, il responsabile delle politiche sociali, Fabrizio De Meo, e i rappresentanti dei comitato Uisp che riporteranno esperienze e buone pratiche dal territorio.

| Scritto da Redazione
Uisp Carcere e Territorio : appuntamento mercoledì 1 marzo a Roma

Questo è il secondo appuntamento tutto dedicato alle attività in carcere, il primo si è svolto a marzo 2014 spiega Fabrizio De Meo - e ci eravamo dati appuntamento ad un secondo incontro per aggiornare strategie e programmi. Nel 2014 erano intervenuti i comitati e le regioni attivi sul tema, si era ragionato sul rapporto tra carcere e territorio, attraverso le azioni e i progetti dell’Uisp che con lo sport hanno tentato di rompere l’isolamento, creando un ponte tra dentro e fuori, nell’ottica del superamento del modello carcerario stesso. Oggi la situazione è cambiata, sta crescendo la tendenza ad utilizzare strumenti alternativi rispetto alla detenzione, quindi il tema del confronto sarà questo: che ruolo hanno le attività di sportpertutti in questo nuovo contesto? Ad oltre 30 anni dal nostro ingresso con lo sport nelle strutture carcerarie, dobbiamo necessariamente aggiornarci e proporre modelli corretti e adeguati alla situazione odierna”.

Il programma della giornata prevede diverse sessioni, dopo una parte generale di introduzione con gli interventi di Vincenzo Manco e Fabrizio De Meo, ci sarà un momento di riflessione sul progetto Terzo tempo, per tracciare un bilancio interno insieme ai comitati che hanno condotto l’intervento sul territorio. Infine ci sarà un confronto sulle azioni già in essere e le prospettive future, cui prenderanno parte i referenti dei comitati presenti.

“Le attività sui territori che riguardano carcere, pena e giustizia minorile crescono e sono molto differenti tra loro. In ognuna di queste rileviamo caratteristiche qualitativamente interessanti da cui partire per costruire un nuovo sistema, anche alla luce di come sono cambiate le condizioni sociali in questi anni. Se è vero che il richiamo alle misure di comunità sembra essere un orizzonte condiviso da tanta parte del mondo associativo e di terzo settore, è evidente la mancanza di strumenti adeguati sul territorio, specialmente in riferimento alle recenti modifiche del mercato del lavoro. Utilizzando le potenzialità della nostra associazione, con tutte le sue articolazioni territoriali, possiamo costituirci come massa critica e impegnarci direttamente per ribaltare il modello sanzionatorio/afflittivo della pena, con il suo circolo vizioso di esclusione, e aprire invece spazi di giustizia, democrazia e partecipazione”.

 

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