Il post su Mussolini pubblicato da Ventura dimostra invece che purtroppo avevo invece visto bene.
Che un consigliere democraticamente eletto, che si sta avvalendo di un ruolo e di diritti che proprio il fascismo ha calpestato, stava -senza la minima ombra di pudore- dissentendo di fronte all'invito a non dimenticare che i valori antifascisti costituiscono le radici della nostra storia repubblicana e democratica. Misconoscere questi valori significa mancare di rispetto non solo verso le migliaia di persone perseguitate, torturate, uccise, messe a tacere da un sistema perverso di cui Mussolini fu capo, ma anche mancare di rispetto verso se stessi, se ci si considera Italiani, per di più rappresentanti di istituzioni democratiche.
Trovo poi curioso il silenzio dei compagni di minoranza del consigliere ventura: curioso come chi chiedeva le dimissioni di un consigliere e di un assessore perché le loro forze politiche hanno partecipato alla manifestazione da cui sono poi partiti gli scontri di gennaio (partecipazione smentita poi dalle parole dell'assessore Viola) non spenda una parola perlomeno per chiedere a Ventura un chiarimento sulla questione.
Forse per qualcuno in consiglio comunale hanno più importanza i subdoli giochetti politici che animano la macchina del fango piuttosto che la condanna di posizioni che sfiorano l'apologia di fascismo?
Sara Arcaini (Gruppo consigliare FNLC di Cremona)