La vice sindaco , come suo costume, è molto misurata nei giudizi sui quattro primi cittadini con i quali ha lavorato. Per l’esattezza con Bodini, Corada e Galimberti come assessore e con Perri come capogruppo della minoranza del PD in consiglio comunale.
Sul piano dei rapporti personali con tutti il rapporto è stato ed è positivo. Su Perri ci tiene a sottolineare che il suo comportamento umano era molto diverso dai suoi colleghi di giunta. Perri infatti, ed è forse per questo che ha vinto, si è presentato e si è gestito come ‘un cittadino al servizio della politica’ intercettando il vento dell’anti politica ma con fare moderato. Poi il giudizio sull’operato della sua amministrazione è stato negativo, ma questo è un altro discorso.
Venendo ai sindaci del PD . Ruggeri accomuna Bodini e Corada ad una fase politica del rinato centro sinistra classico dopo tangentopoli e quindi con lo slancio necessario per tentare, ed in parte riuscendovi, forti processi di innovazione nei servizi.
Perri invece intercetta il voto del primo vento ‘ populista’ e dell’antipolitica avendo facile gioco sul sindaco Corada che ha pagato lo scotto di alcuni errori amministrativi ( vedi vicende sistemazione delle strade di Via Dante, viale Trento Trieste e del piazzale della Stazione ecc.
Gianluca Galimberti invece interpreta un momento politico che vede il centro sinistra in difficoltà per le sue divisioni interne, in particolare a livello nazionale, ma che sa tenere assieme la coalizione e che sta operando bene per la città di Cremona e per questo è giusto ‘ che si ricandidi’ chiude la Ruggeri
Video Gian Carlo Storti welfare cremona giovedì 24 agosto 2017
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