Martedì, 16 aprile 2024 - ore 16.44

Violenza contro le donne: per 3 uomini su 10 la causa è la donna

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità 1 donna su 3 subisce violenza nel corso della propria vita, e circa il 38% di tutti gli omicidi di donne sono compiuti da partner. Una situazione che è ulteriormente peggiorata durante la pandemia di Covid. Un nuovo report fornisce un quadro preoccupante in cui ignoranza, pregiudizi e linguaggio sbagliato contribuiscono a perpetuare stereotipi sulla violenza contro le donne.

| Scritto da Redazione
Violenza contro le donne: per 3 uomini su 10 la causa è la donna

Per tre uomini su 10 la causa della violenza è la donna; è uno dei dati, terribili, che emergono dal report La cultura della violenzaCurare le radici della violenza maschile contro le donne, realizzata da WeWorld, che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 25 Paesi del mondo, in collaborazione con Ipsos.

L’indagine è stata voluta per misurare, da un lato, la percezione delle cause della violenza sulle donne nel nostro Paese, e dall’altro per fornire una fotografia abbastanza accurata circa il grado di consapevolezza che le donne stesse hanno sulla violenza, mostrando come stereotipi di genere e forme diverse di violenza e molestie siano tuttora diffusi, talvolta in maniera inconsapevole, e socialmente accettati.

Uno dei dati più preoccupanti, però, che rispecchia appieno la fortissima matrice patriarcale della nostra società, è quello secondo cui sono proprio le donne a causare la violenza, una convinzione chiaramente deleteria, ma spesso appoggiata anche da un certo linguaggio giornalistico e da una narrazione di violenze e femminicidi che non fanno a meno di usare il victim blaming.

I dati evidenziano però anche un’ignoranza, ancora piuttosto diffusa, delle donne in primis rispetto ai casi di violenza e molestie, che spesso non sono neppure riconosciuti dalle vittime.

 

La difficoltà delle donne di riconoscere violenze e molestie

Il report sottolinea infatti che meno del 40% delle donne sia consapevole di aver subito una forma di molestia almeno una volta nella vita. Tra chi dichiara di non aver mai subito molestie c’è però una donna su tre che, a fine indagine, dichiara di aver subito almeno una forma di violenza all’interno di una relazione sentimentale/familiare, e una su cinque ne dichiara almeno tre.

Fonte: WeWorld

Di contro, il 70% delle lavoratrici dichiara di aver subito discriminazioni di vario genere in ambito lavorativo. Quasi 3 lavoratrici su 10 dichiarano di aver ricevuto domande sulle intenzioni di sposarsi e/o fare figli durante un colloquio di lavoro, e la stessa percentuale ha dichiarato di ricevere apprezzamenti indesiderati, verbali o non verbali.

Una donna su quattro ha invece ricevuto domande invadenti sulle proprie relazioni personali, mentre due donne su dieci dichiarano di aver ricevuto battute o offese legate al proprio genere.

Fonte: WeWorld

Se all’inizio dell’indagine una donna su tre dichiarava di non aver mai subito catcalling, dopo è addirittura il 50% a dire di averlo invece subito almeno una volta nella vita, segno che spesso non si ha la consapevolezza piena e completa di questi eventi.

Fonte: WeWorld

Le cause della violenza: 3 uomini su 10 pensano sia colpa delle donne

Rispetto alle cause della violenza, la gran parte delle donne – il 70% – ritiene che dipenda dalla cultura patriarcale, ma il dato più preoccupante riguarda quello sugli uomini, tre su dieci, che ritengono che invece a scatenare violenza e molestie siano i comportamenti femminili, che umiliano e provocano.

Fonte: WeWorld

In generale, poco più del 20% degli italiani ritiene che la violenza sia frutto di un raptus momentaneo dell’uomo, il 15% che invece dipenda dal fatto che le donne a volte “sono esasperanti”. Un altro 15% considera la violenza come risultato del “troppo amore” degli uomini nei confronti della loro donna, poco più del 10% ritiene che il tradimento possa giustificare la violenza.

Insomma, appare piuttosto evidente come i retaggi culturali, gli strascichi di istituzioni come il delitto d’onore o il matrimonio riparatore, aboliti non secoli fa ma appena 40 anni fa, e la colpa, già sottolineata, più o meno volontaria, di stampa e figure pubbliche di usare un tipo di narrazione dei femminicidi e delle violenze in cui siano inserite parole come “raptus”, “tragedia della gelosia”, “omicidio passionale”, contribuiscano a perpetuare un’idea completamente fuorviata della situazione.

Per italiani e italiane le principali cause di violenza sulle donne sono l’incapacità maschile di accettare delusioni e fallimenti, e la cultura patriarcale e maschilista, a cui seguono l’incapacità maschile di gestire conflitti ed emozioni.

Ma c’è anche una parte di donne – il 20% – che crede che sia rilevante il fatto che le donne provochino gli uomini o si prendano “troppa libertà”, mentre il 15% ritiene che le donne umilino gli uomini (addirittura il 30% degli uomini lo pensa).

 

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