Il Governo Gentiloni, dopo che mesi fa la Corte Costituzionale non aveva ammesso il referendum sull’articolo 18 , ha infatti approvato un decreto legge che recita "Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, venerdì 17 marzo 2017, alle ore 11.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi". Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato un decreto legge volto a sopprimere l’istituto del lavoro accessorio (cd voucher) e a modificare la disciplina sulla responsabilità solidale in materia di appalti. In relazione al lavoro accessorio, si prevede un regime transitorio per consentire l’utilizzo, fino al 31 dicembre 2017, dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto legge.Con riferimento alla disciplina in materia di appalti di opere e servizi, il provvedimento mira a ripristinare integralmente la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per garantire una miglior tutela in favore dei lavoratori impiegati".
Insomma il Governo non se l’è sentita di ‘rompere ‘ di nuovo il paese con un referendum ed ha aperto il confronto cole parti sociali.
E questa è una novità, direi una svolta politica importante. Renzi aveva teorizzato che il confronto con le parti sociali era inutile, Gentiloni recupera questo aspetto per sapendo che il dialogo preventivo è o può essere utile alle decisioni del Governo.
Certo suoi voucher serve una nuova normativa. Vi sono in Europa più di un modello che è in grado di gestire il lavoro occasionale e la stessa carta dei diritti della Cgil offre alcuni spunti.
Questa per la Cgil è una bella vittoria.