Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 11.10

Canale Po-Cremona-Milano Basta non se ne può piu’ di R. G. (Cremona)

E tutte queste risorse non solo economiche ma ambientali e paesaggistiche per una flotta che non esiste, un porto che non c’è, un traffico merci di cui non si vede l’ombra?

| Scritto da Redazione
Canale Po-Cremona-Milano Basta non se ne può piu’ di R. G. (Cremona) Canale Po-Cremona-Milano Basta non se ne può piu’ di R. G. (Cremona) Canale Po-Cremona-Milano Basta non se ne può piu’ di R. G. (Cremona)

Signor direttore, e così hanno deciso di sbarazzarsi del nostro amato Fiume Po, o quel che rimane del leggendario Padus-Eridanus e trasformarlo in un ‘canale’—Canale Po. Vogliono renderlo, dicono loro, più o meno navigabile tutto l’anno. Dunque non più periodi di secca o pericolo di esondazioni, non più spiaggioni, lanche o rive fangose lambite dalla corrente bensì una serie di bacini artificiali, di pennelli, di massicciate sassose, un prelievo smisurato di sabbia, dighe con le relative chiuse, più educatamente dette ‘sbarramenti’, strade di accesso ben illuminate e profondità delle acque costante in ogni stagione! Se l’impresa poi costa milioni e milioni di euro poco importa, anzi è motivo di gran vanto, perché non sia considerata cosa di poco conto. Già ci saranno quelli che si sfregano le mani e pregustano il lauto pranzo e il relativo premio per tanto ingegno e impegno. Che il territorio venga stravolto più che da una serie di autostrade proprio nel bel mezzo di una area demaniale che è anche Parco ed ecosistema, è un problema tutto sommato minore, il prezzo inevitabile del progresso. E tutte queste risorse non solo economiche ma ambientali e paesaggistiche per una flotta che non esiste, un porto che non c’è, un traffico merci di cui non si vede l’ombra? Chissà, gentile direttore, se tra i tanti suoi lettori ce ne sarà almeno uno capace di dire basta, basta, basta!

R. G. (Cremona)

 

 

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