Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 22.34

Educazione all’affettività, risposta all’interpellanza di Bordo, Marcon e Scotto (Sinistra Italiana)

«L’ideologia gender non esiste, è un’invenzione delle componenti religiose più conservatrici e retrograde»

| Scritto da Redazione
Educazione all’affettività, risposta all’interpellanza di Bordo, Marcon e Scotto (Sinistra Italiana)

Lo scorso 1° settembre 2015, il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato con 24 voti favorevoli e 9 contrari la mozione consiliare in cui si sostiene che: "...l'educazione all’affettività è diventata sinonimo di educazione alla genialità, priva di riferimenti etici e morali, discriminante per la famiglia fatta da un uomo e da una donna, induce alla dipendenza dalla pornografia, all'aumento della pedofilia."

«I presupposti della mozione, che impegna la giunta regionale a intervenire nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione Veneto con programmi scolastici chiaramente discriminatori, sono oltremodo discutibili, sia riguardo alla veridicità di quanto scritto, sia per la visione a giudizio degli interroganti alquanto mistificatoria e retrograda in merito all’educazione all’affettività che da anni ispira i programmi delle scuole della Repubblica»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, spiega le motivazioni dell’interpellanza urgente, di cui è primo firmatario.

Ieri, il Viceministro Filippo Bubbico ha risposto all’interpellanza: «Alle scuole spetta il compito, di predisporre azioni nel rispetto di linee di indirizzo generale appositamente divulgate dal Ministero e che saranno utili a monitorare e supportare le scuole nelle azioni previste. Il Ministero dell’Istruzione è impegnato a promuovere nelle scuole la cultura del rispetto delle differenze, nonché la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’obiettivo di formare cittadini consapevoli e responsabili. Proprio le autonomie scolastiche rappresentano il riferimento fondamentale per mettere in atto tutte quelle misure necessarie per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione. In tal senso l’azione del Ministero si sostanzia nel fornire la cornice pedagogica educativa e culturale nell’ambito della quale le scuole possono promuovere autonome iniziative», ha dichiarato Bubbico.

Bordo ha ringraziato il Viceministro per il fatto di disconoscere, perlomeno da un punto di vista politico, l’operato del Consiglio Regionale del Veneto. «Staremo a vedere le linee guida che ne conseguiranno», ha aggiunto Bordo, «se effettivamente promuoveranno la cultura del rispetto delle differenze. Forse un’azione più incisiva nei confronti dalla Regione Veneto, rispetto a quella delibera, ce la saremmo aspettati nei mesi passati e magari anche in questa stessa occasione. In termini di diritti, in questo Paese, il quadro è piuttosto fosco, torbido: il riconoscimento delle unioni civili fatica a procedere ed è ancora sotto attacco. Siamo il fanalino di coda in Europa, sotto questo aspetto. Siamo fanalino di coda insieme a pochi altri Paesi che si sono aggregati all’Unione Europea recentemente, quali la Slovacchia, la Polonia e la Romania. La normativa di legge di contrasto all’omofobia è ancora al palo. Un quadro fosco dato dagli attacchi alle Associazioni LGBT, attacchi all’ordine del giorno. Anziché progredire, noi rischiamo di regredire su questo terreno, sul quale, fra l’alto, siamo già molto deboli. Le Regioni hanno uno strumento anche costituzionale per organizzare la formazione, occorre contrastare i tentativi di impedire l’applicazione di programmi e linee guida statali volte a una corretta e moderna educazione sessuale per i nostri alunni e studenti. Il nostro auspicio è che l’attenzione del Governo si traduca in atti concreti anche più forti e più decisi. Su questo versante il Paese ha bisogno di fare un passo in avanti, ma di farlo davvero», ha concluso Bordo.

-- 







On. Franco Bordo, Deputato della Repubblica Italiana ,per Sinistra Italiana (Cremona)

1023 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online