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Lodi - TARI 2016

TARI 2016, per le famiglie riduzione media del 7%. Confermate le agevolazioni del 2015 e introdotti nuovi sgravi.

| Scritto da Redazione
Lodi - TARI 2016

Nel 2016 la spesa media delle 19.872 famiglie della città per pagare la tassa sui rifiuti diminuirà del 7 per cento. La riduzione delle tariffe sarà inoltre accompagnata dalla conferma anche per quest’anno delle agevolazioni per le famiglie numerose introdotte nel 2015 (meno 20% per famiglie con 2 figli e Isee sino a 30.000; meno 40% per 3 figli e Isee sino a 35.000; 100% per 4 e più figli e Isee sino a 38.000), alle quali si aggiungerà una misura di nuova introduzione a beneficio delle famiglie con un solo genitore ed un figlio (condizione che si configura, per esempio, per i separati/divorziati), che usufruiranno di un taglio della tassa del 20% (con Isee sino a 25.000).

"E’ un altro passo nella direzione del potenziamento delle politiche a favore delle famiglie – commenta il sindaco, Simone Uggetti – oltre che della riduzione della pressione tributaria. L’aumento di efficienza del servizio è il fattore che ha reso possibile questa manovra, che rappresenta un segnale importante, tra l’altro in un quadro di sistema che a livello nazionale, per quanto riguarda la tassa rifiuti, sembra far delineare una tendenza opposta".

La diminuzione delle tariffe Tari per le utenze domestiche è conseguenza del ridimensionamento dei costi del servizio, passati dai 7.485.000 euro del 2015 a 7.297.000 euro nel 2016, con un risparmio di 188.000 euro maturato per una quota di 175.000 sulle voci di competenza del Comune (in particolare gli oneri per il personale e quelli per il recapito postale dei bollettini di pagamento, questi ultimi diminuiti di circa il 15% grazie all’adesione di 3.000 famiglie al servizio di recapito tramite posta elettronica) e per 13.000 euro su quelle di competenza del gestore.

"Il dato relativo ai costi del gestore – sottolinea l’assessore all’ambiente, Andrea Ferrari – è più significativo di quanto possa apparire dal semplice importo monetario, che di per sé rappresenta solo qualche decimale degli oneri complessivi, pari nel 2015 a 6.709.000 euro. Bisogna infatti considerare che l’anno scorso sono stati sostenuti rilevanti investimenti per l’estensione a nuovi quartieri della città della raccolta “porta a porta”, dalla distribuzione dei bidoni alla campagna informativa, dall’assunzione di personale all’acquisto di nuovi mezzi. Si tratta di spese “una tantum”, che già nel 2015 sono state più che compensate dalla diminuzione dei costi di conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati e dall’aumento dei ricavi per il recupero dei materiali differenziati riciclabili, per cui in proiezione il beneficio economico del passaggio al “porta a porta” e dell’aumento della quota di differenziata dovrebbe farsi ulteriormente apprezzare".

A proposito della raccolta differenziata, i dati della seconda metà del 2015 (l’estensione del sistema è stata infatti avviata lo scorso giugno) e dei primi tre mesi del 2016 confermano il costante aumento e accreditano la stima del 65% quando il “porta a porta” sarà a regime in tutta la città.

"Nel 2014, con 11.000 abitanti su circa 45.000 serviti dal “porta a porta”, la differenziata era al 52% - ricorda l’assessore Ferrari – Nel 2015, il numero medio di cittadini serviti dal “porta a porta” nei 12 mesi è stato di circa 18.000, con la differenziata salita al 55%. Nei primi tre mesi del 2016, con 33.000 abitanti serviti, il dato si è assestato a quota 60%. Dal 4 aprile il sistema entrerà in funzione anche negli ultimi due quartieri dove sono rimasti i cassonetti, San Bernardo e Albarola, per una popolazione servita di circa 12.000 persone. Ciò dovrebbe portare la media annua dell’intera città attorno al 65%, per poi consolidare e probabilmente anche superare di un paio di punti questo dato nel 2017, quando il “porta a porta” sarà in funzione in tutti i quartieri per tutti i 12 mesi dell’anno. Se le cose andranno così, e al momento non abbiamo motivo per dubitarne, grazie all’ottima risposta da parte dei cittadini, che in grande prevalenza applicano il sistema di raccolta con precisione e puntualità, oltre a crearsi margini di manovra per una auspicabile, ulteriore riduzione delle tariffe, saremo anche nelle condizioni di sperimentare l’introduzione della “tariffa puntuale”, maggiormente legata alla quantificazione dell’effettiva produzione di rifiuti di ogni utenza, invece che su una stima basata sulle dimensioni dell’abitazione ed il numero di componenti il nucleo famigliare".

"Anche per le attività produttive il 2016 farà registrare una riduzione del carico della tassa, a beneficio specifico delle tipologie di utenze che nel 2014 erano state maggiormente penalizzate dal passaggio dalla Tarsu alla Tari, non a causa di modulazioni delle tariffe decise dal Comun, bensì per effetto dei meccanismi di formazione delle tariffe stesse indicati dalla legge – spiega l’assessore al bilancio, Erika Bressani – Si tratta delle attività che producono significative quantità di rifiuti “umidi”, vale a dire ortofrutta (36 attività in città, per le quali è prevista una riduzione media di quasi l’8%), bar (186 attività, riduzione media del 3,5%) e ristorazione (84 attività, riduzione media del 3,6%)".

Per quanto riguarda le scadenze per il pagamento della tassa, sono confermate le date del 31 maggio, 30 settembre e 30 novembre per l’opzione in tre rate e del 16 giugno per l’opzione in soluzione unica; le richieste di rimborso per gli aventi diritto alle varie forme di agevolazione (comprese quelle, confermate per il 2016, per minor produzione di rifiuti) dovranno essere inoltrate entro il 31 ottobre.

"Il piano economico-finanziario del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ed il quadro delle tariffe saranno esaminati dal consiglio comunale il 12 aprile – informa l’assessore Bressani – dopo di che avvieremo la spedizione a domicilio dei bollettini precompilati. A questo proposito, invitiamo chi ne ha la possibilità a iscriversi al servizio gratuito per ricevere via e-mail la documentazione tributaria, con adesione sul sito internet del Comune oppure tramite il Qr Code riportato sull’infografica che verrà pubblicata sia sul sito che sui canali social dell’ente".



 

Fonte comune di Lodi AG

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