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No alla “pompa bianca” al Rondò di Crema

| Scritto da Redazione
 No alla “pompa bianca” al Rondò di Crema

Il Gruppo Figisc esprime la propria contrarietà alla nascita di una nuova “pompa bianca” al centro commerciale Gran Rondò. E, da subito, si rende disponibile ad un incontro con gli amministratori comunali per spiegare le proprie ragioni. Il Gruppo Confcommercio ritiene che la proposta sia in contraddizione con le indicazioni inserite nel “Decreto del Fare 2” dove si prevede una razionalizzazione e una riduzione della rete distributiva. “E’ evidente – spiega Graziano Bossi, presidente provinciale consigliere nazionale Figisc - che non si può procedere al “taglio” agli impianti esistenti e, parallelamente, concedere nuove autorizzazioni, per di più (come è già avvenuto nelle realtà simili) con impianti giganteschi, capaci da soli di erogare tanto carburante quanto ne distribuiscono più stazioni di servizio tradizionali. Una posizione che, come categoria, abbiamo portato al tavolo regionale e che, ovviamente deve valere anche per Crema”. La Figisc ritiene, inoltre, che l’impianto avrebbe pesanti ricadute sulle realtà esistenti, mettendone a rischio la sopravvivenza, con conseguenze negative anche in termini occupazionali. Così come non va dimenticato l’indotto legato alle stazioni di servizio, come ad esempio, gli autolavaggi o i bar, per i quali i gestori hanno affrontato investimenti importanti. Il nostro settore è già in crisi per ragioni strutturali. siamo chiamati ad operare in u contesto che non richiede certo di essere ulteriormente aggravato. Tanto più che il nostro  sacrificio, superati i primi mesi in cui è lecito supporre che la pompa bianca proporrà prezzi particolarmente ribassati, non porterebbe vantaggi concreti ai clienti. E peraltro va ricordato che, già oggi, se attento, il cliente può trovare (in Crema città) fino a tredici centesimi di differenza sul prezzo di ogni litro di benzina. Un divario che si registra tanto negli orari di apertura che in quelli di chiusura.“Auspichiamo che la Giunta innanzitutto riveda la sua decisione. C’è spazio per un ripensamento e per avviare quel percorso di condividere anche con le categorie economiche, che, nei prossimi mesi, sarà necessario anche per render più efficace la riorganizzazione “pilotata” della rete”.

2013-10-11

 

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