Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 03.49

25° Aprile del ‘70° Ripristinare la verità su sulla dittatura fascista e su Italia stremata dalla guerra

Persino la Costituzione repubblicana, antifascista, nata dalla Resistenza sembra risentire di questo clima di rimozione, di insofferenza, sembra addirittura non difenderci più.

| Scritto da Redazione
25° Aprile del ‘70° Ripristinare la verità su sulla dittatura fascista e su Italia stremata dalla guerra

Riflessione del circolo PRC di Cremona sul 25 aprile di quest'anno, 70esimo della Resistenza partigiana e della fine dell'occupazione nazifascista. E' un tentativo di riflessione per festeggiare l'importante ricorrenza ma senza rimozioni e silenzi su quanto sta accadendo oggi alla nostra Democrazia e alla Carta Costituzionale repubblicana e antifascista.

Buon 25 aprile! Francesca Berardi. Circolo PRC Rosa Luxemburg di Cremona

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Molto di ciò che ricorderemo e celebreremo sabato 25 aprile, in questi ultimi anni è stato messo in discussione, ridimensionato, coperto, riletto e persino apertamente stravolto. Il revisionismo storico ha sedimentato un progressivo strato di falsità che ha rimosso il dramma epocale di una Italia abbrutita dalla violenza di vent'anni di dittatura fascista e stremata dalla guerra e che ha tentato e tenta ancora di far dimenticare cosa è stata veramente la lotta partigiana derubricandola a scontro fra parti di pari dignità. Persino la Costituzione repubblicana, antifascista, nata dalla Resistenza sembra risentire di questo clima di rimozione, di insofferenza, sembra addirittura non difenderci più.

Non ci difende dai neofascismi e dalle nuove destre. Il fascismo, capitolato come sistema politico sotto i colpi della Resistenza partigiana e della guerra di Liberazione, oggi infatti rinasce vestendo “i panni puliti” di formazioni politiche e associazioni che rivendicano valori, simboli e strumenti di lotta direttamente mutuati dal Ventennio mussoliniano e dalla Germania nazista. Non solo quindi recupero culturale e simbolico di quelle ideologie ma anche sempre più spesso azioni concrete e violente, dirette contro antifascisti, militanti politici, gay, stranieri, spazi di socialità.

Non ci difende più dalle spietate leggi di mercato, dalla dittatura del pareggio di bilancio, dalla mercificazione del lavoro, dei beni comuni e dei diritti fondamentali delle persone; dalla discriminazione, dall'emarginazione sociale, dall'odio razziale, dalla distruzione ambientale, dalla malattia e dall'ignoranza, dal populismo.

Non ci difende più perché la Costituzione stessa è sotto attacco, colpita direttamente in più parti da riforme pericolose che la stanno riscrivendo, minando la stessa natura della nostra Democrazia. É colpita anche nei suoi principi fondamentali quando di fatto è svuotata da provvedimenti legislativi (spesso imposti dal Governo in forma di decreti-legge e votati a colpi di voti di fiducia) che tendono a concentrare tanti poteri nelle mani di pochi e allontanare dai territori e dalle comunità i processi decisionali. Il nostro sistema democratico sta subendo una progressiva torsione autoritaria, solo all'apparenza indolore. La nuova sciagurata legge elettorale che farà i suoi ultimi passaggi parlamentari nei prossimi giorni tenterà di completare l'opera di distruzione del nostro sistema democratico fondato sulla centralità del Parlamento e della rappresentanza. Tutti noi dobbiamo prendere coscienza di questa progressiva demolizione e fare la nostra parte per bloccarla e ribaltarla.

Dobbiamo difendere la Costituzione antifascista come è stata concepita dai padri costituenti e lottare perché sia applicata in ogni sua parte.

Dobbiamo pretendere più rispetto per la cosa pubblica e più trasparenza dalle nostre istituzioni.

Dobbiamo rivendicare il nostro diritto sacrosanto a resistere nelle nostre comunità contro gli effetti della crisi economica e della crisi di democrazia: resistere uniti, includenti e solidali.

La partecipazione diretta, organizzata, popolare, diffusa e determinata potrà fare la differenza e fermare lo scempio della Carta che ci è più cara. Noi ci siamo.

Buon 70esimo della Resistenza, della fine della guerra, della Liberazione dall'occupazione nazifascista!

Buon 25 aprile 2015, di festa, certo, ma come nel 1945, soprattutto di lotta!   

Circolo PRC di Cremona 

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