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32 mila imprese artigiane lombarde in settori interessati da domanda turisti

32 mila imprese artigiane lombarde in settori interessati da domanda turisti

| Scritto da Redazione
32 mila imprese artigiane lombarde in settori interessati da domanda turisti

Segnali di recupero del turismo nell’estate 2021 - Le prospettive dell’economia turistica nell’estate 2021 sono all’insegna del recupero delle pesanti perdite registrate a seguito della pandemia, che ha visto lo scorso anno un calo del -61,6% del numero delle presenze turistiche in Lombardia – pari a 25 milioni di pernotti in meno. Nei settori dei servizi legati al turismo, per cui disponiamo di dati nazionali al primo trimestre 2021, persiste un forte gap di ricavi rispetto ai livelli pre-crisi.

Diversi i segnali della ripresa in atto tra cui l’aumento del numero di entrate preventivate dal settore deiServizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici del +41,7% nel periodo luglio-settembre 2021 rispetto agli stessi tre mesi del 2019. A luglio 2021 inoltre sono i cuochi, i camerieri e le altre professioni dei servizi turistici le figure professionali più ricercate in Lombardia, con 12.670 assunzioni preventivate il 14% delle 93 mila complessive.

Altro segnale di recupero lo cogliamo grazie agli indicatori di mobilità di Google: nella media dei primi 29 giorni di luglio 2021 la dinamica giornaliera dei flussi relativi a negozi e luoghi di ricreazione indica ancora livelli sotto a quelli pre-crisi, con una riduzione del 12,4% come i flussi degli hub di trasporto ancora sotto i livelli pre pandemia del 26,8%; nel confronto con lo stesso periodo di luglio del 2020 per negozi e luoghi di ricreazione il livello della mobilità registra un recupero di 7,7 punti, mentre è di 10,4 punti il recupero per gli hub di trasporto (erano al -37,2% nei primi 29 giorni di luglio 2020). 

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica – Una quota rilevante dei consumi turistici per shopping e altre spese diverse da trasporto, alloggio e ristorazione può essere intercettata dalle piccole imprese e l’artigianato. Alla fine del I trimestre 2021 in Lombardia le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 31.820, pari al 13,2% dell’artigianato totale e danno lavoro a 81.054 addetti. In chiave settoriale il comparto più rilevante è quello dei Trasporti con 7.936 imprese (il 24,9% del totale), seguito da Abbigliamento e calzature con 6.745 imprese (21,2% del totale), da Altre attività manifatturiere e dei servizi con 6.013 imprese (18,9%) - comparto che comprende importanti attività dell'artigianato nella fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benessere e palestre - da Ristoranti e pizzerie con 5.138 imprese (16,1%), dall’Agroalimentare con 3.890 imprese (12,2%) e da Bar, caffè, pasticcerie con 1.964 imprese (6,2%). A livello provinciale più alte incidenze dell’artigianato nei settori a vocazione turistica sul totale dell’artigianato provinciale si osservano per Milano (18,4%) e Mantova (13,6%).

Turismo nell’estate del Covid – Gli ultimi dati disponibili sul turismo riferiti all’anno 2020 indicano per la Lombardia 16 milioni di presenze, 25 milioni in meno rispetto al 2019, calo corrispondente a livello percentuale al -61,6% ( >-52,3% nazionale). Il calo tendenziale è più accentuato tra le presenze di turisti provenienti da paesi esteri (-72,2% calo > -70,3% nazionale), viste le limitazioni agli spostamenti transfrontalieri in vigore l’anno scorso, mentre il turismo domestico cala di un più contenuto -45,8%. ( > - 33.8% nazionale). A soffrire di più con contrazioni più consistenti di presenze turistiche le province di Milano (-71,8%), di Como (-63,6%) e Varese (-60,4%).

Nella particolare estate 2020 a registrate tassi di turisticità - giornate di presenza per abitante – con valori superiori a quello medio regionale (1,6 pres./ ab.) è la provincia di Sondrio (che rientra anche nella classifica nazionale in 11^ posizione) con un tasso del 10 pres./ab., seguita da Brescia con 3,6 pres./ ab. e Como con 2,1 pres./ ab.

Tra i primi comuni lombardi per più alto valore del tasso di turisticità 14 sono bresciani, 8 sono della provincia di Sondrio, 4 della provincia di Como, 2 della provincia di Bergamo e uno della provincia di Pavia.

I primi 10 comuni per più alto livello di ‘affollamento’ turistico nel 2020, misurato attraverso il tasso di turisticità sono: Limone sul Garda, Ponte di Legno, Moniga del Garda, Livigno, Madesimo, Domaso, Tignale, San Felice del Benaco, Bormio e Tremosine sul Garda.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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