Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 10.47

67 Fiera di Cremona.Il comparto agricolo deluso.Antonio Piva scrive a Monti

| Scritto da Redazione
67 Fiera di Cremona.Il comparto agricolo deluso.Antonio Piva scrive a Monti

All'apertura della 9° edizione degli Stati Generali del Latte, che si sono svolti stamattina nell'ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte , Antonio Piva, presidente di CremonaFiere, ha sottolineato tutta la delusione del comparto agricolo per l'assenza del Ministro dell'Agricoltura attraverso una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Monti.
Sen. Prof. Mario Monti,
Presidente del  Consiglio dei Ministri
Egregio Presidente,
Le scrivo dalla Fiera di Cremona dove è in corso la 67° Fiera Internazionale del Bovino, una Rassegna che costituisce un appuntamento obbligato degli allevatori italiani ed esteri.
Anche quest’anno nei padiglioni e nelle sale-convegno, si sono incontrati migliaia di produttori. Al centro del confronto, ovviamente, i temi della gravissima, drammatica crisi in cui versa la zootecnia, dovuta certo alla più generale contingenza economica, ma anche a specifiche e peculiari difficoltà del comparto.
Gli allevatori, in questa occasione, si aspettavano un tangibile segnale di attenzione e l’apertura di un reale confronto con il massimo referente istituzionale vista l’urgenza dei problemi e la gravità della situazione in cui versa il settore.
Ci è stata negata questa opportunità.
Evidentemente non si ritengono meritevoli di attenzione i 40.000 imprenditori che operano in un comparto fondamentale, quello lattiero caseario, che rappresenta una quota rilevante di quei 32 miliardi di euro che l’agroalimentare italiano immette sui mercati mondiali (un terzo delle esportazioni dell’intera UE). Produzioni di eccellenza che sono l’orgoglio del “Sistema-Italia”.
Il mercato sta dando segnali che devono essere valutati con attenzione: mentre aumentano le esportazioni, l’industria di trasformazione (che è sempre meno Italiana) umilia gli imprenditori zootecnici con prezzi ben al di sotto dei costi di produzione.
Signor Presidente, le domande che avrei voluto rivolgere al Ministro possono riassumersi, alla fin fine, in un unico quesito: come può un produttore coprire i maggiori costi dovuti agli aumenti energetici, al rincaro dei mangimi, dei mezzi tecnici, della manodopera a fronte di un prezzo alla stalla inferiore a quello dello scorso anno?
Il rischio, effettivo, è la morte di un comparto che produce e diffonde nel mondo la qualità e il prestigio italiano e che vede messa a repentaglio la propria sopravvivenza.
Queste domande, questo vero e proprio grido di allarme, sono destinate a restare senza risposta?
È vero, il Ministro Passera, che pure ha competenze marginali in materia, ha dato segnali di disponibilità. Lo ringraziamo sinceramente. Ci saremmo aspettati la presenza del Ministro per le Politiche Agricole. Non c’è stata. Per questa assenza non posso esimermi dal manifestare la mia delusione profonda e condivisa dalla stragrande maggioranza del mondo allevatoriale. Una delusione che diventa sconforto se si considera che il Ministro ha preferito, anziché sottostare a un confronto serrato, magari severo con una categoria di imprenditori che produce reddito e contribuisce in misura rilevante alle esportazioni, ha preferito (lo ribadisco) una passeggiata all’interno di saloni, massmediologicamente più appetibili, dove si coltivano sogni, si accarezzano utopie alimentari e si predica in buona sostanza l’antieconomia.
Certo della sua sensibilità e del suo alto interessamento le porgo i miei più fervidi auguri di buon lavoro e i miei più cordiali ossequi.
Antonio Piva
Presidente di CremonaFiere e allevatore
Cremona, 27 ottobre 2012
--------------------------------
De Castro agli Stati Generali del Latte

“Finalmente grazie al Pacchetto Qualità gli Stati membri potranno ritirare dagli scaffali i prodotti contraffatti.”
Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo è intervenuto alla 9° edizione degli Stati Generali del Latte, che si svolti stamattina a Cremona nell'ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte.
Mentre la nuova Pac è in piena fase di negoziato, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro prova a sbilanciarsi: "La mia sensazione è che il Parlamento apporterà robuste modifiche al testo di riforma che, così com'è, proprio non ci piace". Lo ha dichiarato questa mattina a margine della nona edizione degli "Stati Generali del Latte" organizzati presso CremonaFiere nell'ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte.
De Castro ha fatto anche il punto della situazione sulla 'riforma latte': "Sottolineo con una punta di orgoglio che le uniche novità legislative degli ultimi anni sono state prodotte dall'Europa: Pacchetto Latte e Pacchetto Qualità sono molto importanti per gli strumenti che introducono. Da un lato rafforzano gli allevatori all'interno della filiera del latte attraverso il sistema contrattuale, dall'altro sostengono i consorzi di tutela che, finalmente, oggi non devono più sottostare scure dell'antitrust. In particolare il pacchetto qualità, che a breve troverà applicazione in Italia attraverso un apposito regolamento, contempla quella misura relativa alla protezione ex officio che l'Italia ha provato per anni a produrre senza riuscirci: ora, grazie al Parlamento Europeo e ai suoi nuovi poteri, gli Stati membri sono obbligati a ritirare i prodotti dagli scaffali lì dove c'è contraffazione e usurpazione di nome".
Cremona, 27 ottobre 2012
--------------------------------
Lattiero-caseario: gli ultimi dati sul settore presentati stamattina alla Fiera Internazionaledel Bovino da Latte.

" Il mercato mondiale chiede più latte e derivati: nei paesi emergenti, infatti, si abbandonano progressivamente i regimi alimentari tradizionali a favore di diete con maggiore contenuto di proteine animali, tanto che da oggi al 2021 si prevede un aumento del 30% nella richiesta mondiale di prodotti del settore lattiero-caseario": lo dichiara Mariella Ronga, analista di Ismea intervenuta questa mattina alla nona edizione degli 'Stati Generali del Latte' ospitata da CremonaFiere in occasione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte. Ronga ha presentato la ricerca "Settore lattiero-caseario - Dinamiche recenti del mercato mondiale e nazionale" da cui emergono due elementi particolarmente critici per il sistema allevatoriale: il calo del prezzo del latte alla stalla e l'aumento dei costi di produzione. Fattori fortemente penalizzanti che diventano paradossali proprio alla luce della crescita di domanda globale prevista per i prossimi anni.
OFFERTA MONDIALE. Grazie a livelli sostenuti dei prezzi internazionali e a condizioni climatiche favorevoli, nel 2011, la produzione mondiale di latte è cresciuta del +2%. Per il 2012 si stima un ulteriore +2% di aumento -  in particolare in Nuova Zelanda (+5%), Australia (+5%), Usa (+3%), Ue-27 (+1,3%), Argentina (7%) - come già confermato dalle dinamiche rilevate nei primi sette mesi dell’anno.
LE IMPORTAZIONI DI LATTIERO CASEARI. Il mercato delle polveri continua ad essere animato dalla domanda cinese; per le polveri grasse (WMP), nonostante il calo registrato nei primi sei mesi (-10%), le richieste della Cina rimangono su livelli molto elevati.  In compenso la Cina sta significativamente aumentando (+61%) gli acquisti di polveri magre (SMP); in forte crescita anche le richieste da parte del Messico (+38%). Nel mercato dei formaggi a fronte della stagnazione della domanda russa, si rileva una forte crescita delle richieste provenienti dal Giappone (+9%) e dall’Egitto (quadruplicate nell’ultimo anno). Per il burro, forte crescita della domanda UE e un dimezzamento delle importazioni da parte della Russia. Domanda dinamica anche da parte di Cina (+48%), Egitto (+70%) ed Algeria (+40%).
PREZZI INTERNAZIONALI.  Dopo una prima fase flessiva, nella seconda parte del 2012 il mercato lattiero caseario mondiale ha raggiunto un certo equilibrio, seppur con prezzi assestati su livelli mediamente più bassi del biennio 2010-2011.
PRODUZIONE DI LATTE E DERIVATI NELLA UE. Nell'arco temporale gennaio-luglio le consegne di latte vaccino sono cresciute dell'1,5% rispetto al medesimo periodo del 2011. Il burro fa registrare un +3,5% e il latte scremato in polvere tocca il +3,8%; in decremento, invece, latte intero in polvere (-1,9%), formaggi (-0,7%); valori leggermente positivi per latte alimentare (+0,8%) e latte fermentato (+0,4%).
EXPORT UE. Nel 2012 l’UE conferma la propria leadership nel mercato mondiale dei formaggi (+ 13%) e delle polveri magre (+22%), nonostante la concorrenza di USA e Nuova Zelanda (dati gennaio-luglio 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011). Il trend positivo della domanda estera ha azzerato le scorte di magazzino e nella seconda parte dell’anno i prezzi del latte scremato in polvere hanno ripreso a crescere (+26% nel mese di settembre). Per il burro, permane il forte distacco delle quotazioni rispetto allo scorso anno, nonostante la ripresa dei prezzi iniziata dopo l’estate. Mercato ancora in discesa per i formaggi, soprattutto quelli destinati all’export.
CONTESTO NAZIONALE. La campagna 2012-13 del latte vaccino è partita con valori positivi, prima del consistente calo registrato nei mesi estivi (-2,9%).
COSTI DI ALLEVAMENTO. La redditività degli allevamenti da latte, nel 2012, è risultata compressa a causa dell’aumento dei prezzi dei fattori produttivi (indice +2,5% nei primi nove mesi), soprattutto alimentazione del bestiame e prodotti energetici. La spinta al rialzo dei costi si è accentuata nel corso dell’estate in corrispondenza delle turbative che hanno interessato il mercato mondiale dei cereali e dei semi oleosi.
PRODUZIONE INDUSTRIALE. L’industria-lattiero casearia, nel 2011, ha generato un fatturato di 15 miliardi di euro (+1,4%) confermandosi  il primo settore nell’ambito dell’industria alimentare italiana. Queste le variazioni percentuali: yogurt + 4,1% yogurt, burro -5% burro, latte alimentare -0,3%; formaggi - 0,5%,  (semiduri +4,5% , duri + 0,7%, molli -2,7%, freschi -1'9%).
MERCATO NAZIONALE. Dopo gli elevati livelli raggiunti lo scorso anno, nel 2012 il mercato lattiero caseario nazionale è stato caratterizzato da un trend flessivo (-6,4% nei primi nove mesi), trascinato al ribasso dai prezzi del burro (-25%) e dei formaggi duri (-6%). Dopo l’estate, il mercato appare assestato su una fase riflessiva: reagiscono solo i prodotti legati alle dinamiche continentali (burro e latte spot), mentre e per i grana si assiste ad un’attenuazione della tendenza negativa.
ACQUISTI DOMESTICI DI LATTE E DERIVATI. L'andamento degli acquisti delle famiglie italiane evidenzia un mutamento nei gusti e nelle abitudini. Ecco le cifre relative all'arco temporale gennaio-settembre 2012 in relazione a quelle dello stesso periodo del 2011: latte fresco standard -4,3%, latte fresco alta qualità -3%, latte uht +1,2%, yogurt + 1,7%, yogurt probiotico -3,7%, formaggi +3,8%.
DOMANDA ESTERA.  Nel 2011, l’export di formaggi e latticini è aumentato del +3,8% in volume e +15,1% in valore. Il saldo della bilancia commerciale per formaggi e latticini è risultato positivo in valore (226 milioni di euro). La performance positiva dell’export ha riguardato soprattutto i formaggi freschi, i duri non Dop e i grattugiati. Trend molto positivo (+5,7%) per formaggi e latticini nei primi sette mesi del 2012.
Cremona, 27 ottobre 2012
------------------------------------

Scopri cosa sta succedendo alla 67° Fiera Internazionale del Bovino da Latte!
http://www.cremonafiere.it/module-mContent-view_pagelayout-id_pagelayout-933.phtml

1526 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria