A Cremona non serve un nuovo Hosp ma più servizi sanitari| Giuseppe Carletti

Signor direttore, non sono tra i cremonesi che sentono la necessità di un nuovo ospedale; sono tra quelli che un aiuto dagli enti superiori lo vorrebbe certo, ma per un raccordo ferroviario rapido con Milano, uno più rapito su strada con Mantova-Rovigo ed il ripristino della piena viabilità dei tre ponti provinciali che attraversano il Po.

Credo che il nostro ospedale non meriti la demolizione per ragioni di adeguamento a normative in ordine al risparmio energetico o all’antisismica perché altrimenti dovremmo abbattere l’intero centro storico di Cremona a partire da Palazzo comunale.

Il nostro ospedale merita di riavere a disposizione le competenze che ha sempre avuto e i cremonesi non meritano di doversi rivolgere alle cliniche private o al settore pubblico di altre città, meritano invece di sapere, molto francamente e senza giri di parole una cosa soltanto: il nuovo ospedale comporterà automaticamente il ripristino dei servizi smantellati?

A me piacerebbe che si potesse investire per servizi all’avanguardia a beneficio dei cremonesi invece temo che ci costruiranno un efficientissimo reparto di Pronto soccorso a servizio del sud Lombardia.

Sta bene ci mancherebbe, ma non ditemi che state costruendo un nuovo ospedale per i cremonesi.

L’Ospedale di Cremona è stato costruito grazie ai lasciti dei cremonesi, non certo con finanziamenti di Enti superiori.

Io temo che l’investimento sulla nuova struttura non sarà accompagnato dal ripristino dei servizi via via andati smantellandosi negli ultimi anni, mi pare che tutti si resti abbagliati da un’operazione nella quale non vedo vantaggi per i cremonesi.

Giuseppe Carletti Cremona