Acli. I giovani partono per i campi estivi
VOLONTARIATO: ACLI, IN PARTENZA I PRIMI GIOVANI PER I CAMPI ESTIVI IN
SERBIA, KENYA E BRASILE
Paola Villa, presidente Ipsia: "Un'esperienza di grande valore educativo"
Roma, 13 luglio 2011 - Sono in partenza i primi volontari per i campi estivi
all'estero organizzati da Ipsia, la ong delle Acli, impegnata nel settore
della cooperazione, educazione allo sviluppo e volontariato internazionale.
Venerdì 15 luglio partiranno in 16, destinazione Serbia, Kenya e Brasile.
Entro l'8 agosto partiranno tutti gli altri per le restanti destinazioni:
Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Mozambico. In totale, 122 volontari
provenienti da tutta Italia, Lombardia in testa. Età media 25 anni - il più
giovane ne ha 16 - la maggior parte ragazze: 66, contro i 56 maschi.
«E' un'esperienza di grande valore educativo», afferma Paola Villa,
presidente di Ipsia. «I ragazzi che partono hanno l'occasione di conoscere
persone e mondi diversi, spesso molto lontani, attraverso un coinvolgimento
diretto fatto di relazioni ed emozioni. E' la possibilità di "affacciarsi ad
altri balconi", come recita un proverbio bosniaco, di crescere e
confrontarsi con l'altro. Lo stesso vale per i ragazzi e le persone
coinvolte sul posto dai nostri progetti. Alla base della proposta di
volontariato internazionale c'è l'idea di un'esperienza di vita comunitaria
e di azione volontaria che unisce persone di diversa provenienza,
estrazione, cultura e religione. E' il nostro modo di mettere in moto il
cambiamento e costruire un futuro migliore».
Da due settimane a 20 giorni, i giovani volontari saranno impegnati in campi
di animazione tradizionale, di animazione sportiva o campi di lavoro in
diverse località: Kraljevo (Serbia); Mostar, Orasac, Osatica, Pistaline,
Stolac, Sapna (Bosnia Erzegovina); Rubik e Scutari (Albania); Prizren e
Gjakova, Klina, Velika Hoca (Kosovo); Salvador de Bahia e Silves in
Amazzonia (Brasile); Inhassoro (Mozambico).
Il progetto di volontariato all'estero delle Acli - "Terre e libertà" -
nasce nel 1998 per il recupero del trauma nei bambini della Ex Jugoslavia e
si è poi ampliato ad altre realtà e altri Paese attraverso nuove modalità di
azione. L'animazione rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni rimane
l'attività principale e permette di abbattere barriere linguistiche e
culturali e condividere momenti di gioco, fantasia e creatività.
I campi di animazione sportiva sono invece realizzati in collaborazione con
l'Unione sportiva Acli di Milano e prevedono allenamenti e tornei su
discipline come basket, pallavolo, hockey, pallamano e calcio. Il gioco e lo
sport diventano la chiave per tramettere valori universali come uguaglianza,
lealtà, collaborazione. Infine i campi di condivisione del lavoro:
dall'agricoltura con i "sem terra" in Brasile, alla trasformazione dei
prodotti alimentari destinati al commercio equo e solidale in Kenya, con la
cooperativa "Meru Herbs".
Ufficio stampa Acli nazionali
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