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Acqua.La vera assemblea dei Sindaci| M.Salini

| Scritto da Redazione
Acqua.La vera assemblea dei Sindaci| M.Salini

Acqua, ecco come sono andate le cose all’assemblea dei sindaci | M.Salini
Per alcuni mesi c’è stato chi ha premuto per dipingere prima, e per far diventare poi le assemblee dei sindaci sul tema dell’acqua una sorta di arena dello scontro politico, il più aspro – si è detto – cui il nostro territorio avrebbe mai assistito.

Ebbene, seppure la mia presenza non fosse necessaria trattandosi di un’assemblea dei sindaci, non ho voluto mancare all’ultimo appuntamento, lo scorso 22 marzo; e ho con mio grande conforto constatato una realtà molto diversa da quella che si voleva dipingere. I sindaci hanno discusso, anche animatamente, e mi sembra più che legittimo; io stesso ho partecipato alla discussione, portando le mie ragioni che in tante occasioni già avevo detto e ribadito; ma quel che più conta è che il tutto si è svolto in un clima di confronto molto serio e costruttivo, da assemblea matura tra persone dotate di notevole sensibilità politica e amministrativa.

Tutt’altro che un’arena. C’è stato chi ha difeso la proposta dell’Ufficio d’Ambito sulla società mista; chi ha portato avanti le ragioni della società in house (cioè interamente pubblica); c’è stato chi ha sollevato dubbi sul comportamento del presidente dell’assemblea dei sindaci; c’è stato invece chi ha apertamente manifestato dubbi sul modo con cui si sarebbe voluto sfiduciare lo stesso presidente. Il tutto in una serata di dibattito animato, ma mai scomposto. Mi sembra allora giusto fare un invito molto semplice a tutti i sindaci, ed è quello di non lasciarsi trascinare dal tentativo di trasformare la realtà, o anche solo l’immagine delle assemblee in un momento di aspro confronto politico-ideologico. Le scelte di carattere amministrativo (tale infatti è la decisione in merito alla gestione del servizio idrico) meritano di essere trattate in modo serio e in un certo senso anche distaccato; i talk-show politici sono un’altra cosa.

Certo, non nego che un significato anche politico nella proposta della Provincia sulla gestione dell’acqua c’è, ed è l’idea che la collaborazione tra pubblico e privato è un’opportunità e non una minaccia. L’idea che gli imprenditori non sono un male, ma un bene per la società. Aquanto pare invece c’è chi ritiene si debba aver paura di chi fa libera impresa; e questa mi sembra un’idea pericolosa. E soprattutto c’è chi pensa alle municipalizzate come realtà salvifiche, e la cosa mi lascia altrettanto perplesso.
Soprattutto alla luce di un contesto nazionale e internazionale che spinge sempre più verso le liberalizzazioni, anche tenendo conto delle gravi difficoltà economiche (oltre ai dubbi di legittimità in termini di concorrenza) delle società in house. Come dice Luigi Sturzo nella citazione riportata sulla prima pagina di questo numero dell’Informatore, “è bene non dimenticare questi punti, prima di arrivare a volere affidare allo stato, direttamente o attraverso i suoi enti, economia e interessi sociali”, poiché “occorre mantenere largo il respiro della libertà, anche della libertà economica, liberata per quanto possibile dai monopoli privati come dai monopoli pubblici”.
Ognuno tenga nella considerazione che crede queste riflessioni; e poi prenda le proprie decisioni con la calma e la pacatezza, che per fortuna ho visto protagoniste nell’ultima assemblea dei sindaci.
Massimiliano Salini

2012-03-28

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