Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 20.51

Affascina il pubblico di Orio lo spettacolo “Carmina Burana”

| Scritto da Redazione
Affascina il pubblico di Orio lo spettacolo “Carmina Burana”

Rivive tra suoni e recitazione la magia del pellegrinaggio
Si è chiuso domenica sera, a Orio Litta, davanti a un numerosissimo pubblico accorso da tutto il Lodigiano e non solo, il Festival "Ultreya. Cammini spirituali d’Europa". La giornata che si è alternata fra visita guidata, estemporanea di pittura e degustazioni, si è conclusa con la messa in scena dello spettacolo “Carmina Burana. Una drammaturgia pellegrina”, nuova produzione di Musicarte Spettacoli.
Una serata magica e suggestiva che ha valorizzato anche i recenti restauri dell’anfiteatro della Grangia Benedettina al cui centro è stato creato un mosaico raffigurante la rosa dei venti con il simbolo del pellegrino. La serata – inaugurata dal Sindaco di Orio Litta Pierluigi Cappelletti – ha visto anche la presenza dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Lodi Mariano Peviani e dell’Assessore alla Viabilità Nancy Capezzera che ha illustrato i recenti interventi in materia.
La parola è poi passata alla direttrice artistica di Musicarte, Laura Pietrantoni che ha spiegato la straordinaria importanza del manoscritto Codex Buranus sia in ambito medioevale sia nella famosa rilettura musicale a cura del compositore novecentesco Carl Orff. Non un semplice concerto – ha detto la Pietrantoni – ma una vera e propria drammaturgia che permette di restituire al pubblico di oggi sia le melodie antiche e moderne sia l’ambientazione nella quale sono nati i Carmina Burana. 
Filo conduttore è infatti stato il personaggio conduttore del “chierico vagante” a cui ha dato voce e volto il bravissimo attore lodigiano Dario Leone.  I testi originali – forti e attualissimi – dei Carmina Burana  sono stati poi arricchiti con l’esecuzione dei brani musicali medioevali originali e da quelli contemporanei di Orff in un crescendo di varietà ed emozione. Bravissimi tutti gli esecutori: dall’ensemble di fiati (Daniela Pisano, flauto traverso; Giorgio Merati, clarinetto e flauti a becco; Gianni Satta, tromba; Walter Pandini, sax; Mauro Rosestolato, flicorno basso) ai due cantanti Riccardo Ristori (basso) e Sara Monsani (soprano). Un particolare elogio poi al percussionista Marco Muzzati che con un'incredibile varietà di strumenti (dai timpani al salterio, dalle campane ai piatti) ha inquadrato tutte le scene in una ambientazione sonora rara e coinvolgente.
Alla fine – dopo il celebre “O Fortuna” – standing ovation e richiesta di bis. Ad applaudire con entusiasmo la performance anche due coppie di pellegrini – francesi e tedeschi – appena giunti all’ostello.

1576 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria