“I dati Istat diffusi oggi riguardanti il settore agricolo ci consegnano un quadro che, nella attuale crisi, possiamo definire confortante, con un aumento della produzione del 2,4% rispetto al 2011 ed un valore aggiunto del 2%”. Lo dichiara Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil.
“Questi dati - afferma la sindacalista - con il loro trend positivo, rafforzano la necessità di intervenire su un settore come quello agricolo, che potrebbe ancora di più contribuire allo sviluppo e alla ripresa dell’intera economia del Paese. Il settore agricolo accanto alle sue produzioni di eccellenza e alle tante aziende sane è gravato da una vera e propria zavorra: la piaga dell’illegalità che si manifesta attraverso forme di sfruttamento lavorativo, caporalato ed intermediazione illecita di manodopera, zone di lavoro nero e grigio".
Secondo le stime della Flai, recentemente presentate nel secondo rapporto su Agromafie e Caporalato, sono circa 400mila i lavoratori che potenzialmente trovano un impiego tramite i caporali. Inoltre al settore va la maglia nera della quota di aggiunto prodotto dall’economia sommersa. "È necessario liberare il settore - conclude Crogi - da tutto ciò affinché quei numeri che oggi portano il segno positivo davanti possano crescere in maniera esponenziale”.
Fonte : rassegna sindacale