L'Italia è un paese ben strano. Il Parlamento, il Governo e la stragrande maggioranza dei cittadini, delle associazioni agricole, ambientaliste e a tutela dei consumatori sono contro l’utilizzo di prodotti contenenti OGM, eppure si continua con le semine illegali. L’ultima a Vivaro in provincia di Pordenone. Lo afferma il deputato Franco Bordo, capogruppo Sel in Commissione Agricoltura, a margine dell’iniziativa della Coldiretti a Milano. Lo scorso anno il Parlamento all’unanimità si è espresso contro gli OGM, il Governo ha adottato un Decreto per vietarne la coltivazione, su cui il 23 aprile si è espresso il TAR del Lazio confermandone la validità, e il 28 marzo scorso il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha adottato una legge regionale che prevede il divieto di coltivazione per 12 mesi su tutto il territorio. Ma tutto questo non basta, prosegue il deputato di Sel Bordo, perché il 17 aprile scorso, in piena violazione delle leggi nazionali e regionali, nel Comune di Vivaro (PN), è avvenuta una semina di Mais OGM DKC6667YG e a oggi ancora nulla è stato fatto per disporne l’immediata rimozione e avviare la notifica di reato ai responsabili.
Sel non starà a guardare e, oltre ad attivarsi presso i Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Salute, si rivolgerà alla Procura della Repubblica per il rispetto delle norme esistenti, conclude il deputato di Sel Franco Bordo. Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel.
On. Franco Bordo - Deputato della Repubblica Italiana per Sinistra Ecologia Libertà
