ALITALIA-ITA: ONLIT (BALOTTA), IL TRIBUNALE DI ROMA SMASCHERA LA FINTA PRIVATIZZAZIONE
Il giudice del Lavoro di Roma ha accolto la tesi di un centinaio di ex dipendenti ex Alitalia,non riassunti da Ita. ha “accertato la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda tra Alitalia e ITA Airways, verificatosi in attuazione del ‘contratto di cessione del complesso di beni e contratti’, conclusosi tra le parti in data 14 ottobre 2021”.
In pratica il goffo tentativo del Governo di far debuttare una “startup” mascherata, fingendo di privatizzarla, è fallito.
Nonostante ciò, è stata raggiunta l'intesa per l'ingresso di Lufhtansa nel capitale ITA con una posizione di minoranza. I tedeschi hanno prima avuto la garanzia che la “pendenza” ed i relativi costi di reintegro saranno a carico dello Stato. Proprio il contrario di quanto aveva chiesto la Commissione Europea, che non ci fosse nessuna continutità tecnico/amministrativa/economica tra Ita e la ex Alitalia. Ora il salasso dei costi del reintegro di 3.400 esuberi resterà in carico al Ministero dell'Economia.
Gli addetti previsti in 4.300 passeranno a 7.400, facendo esplodere i costi del personale ,al punto da far saltare di qualche anno la data del breakeven di Ita previsto per il 2025. Con esso l'acquisizione dellla maggioranza delle azioni dei Tedeschi. Slittamento di almeno un paio d'anni, ammesso che l'UE approvi ancora la fusione. Le richieste dei Tedeschi si ritorcono tutte negativamente sull'Italia, compreso il depotenziamento ,chiesto ed ottenuto, di Malpensa.
Dario Balotta presidente ONLIT (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni ed Infrastutture)
Milano 18 giugno 2023