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Alle origini della nostra civiltà : il Polittico dei Santi Nazario e Celso di Christian Flammia

Una delle opere più importanti per la Liguria Il Polittico dei Santi Nazario e Celso è una delle opere più importanti per la Liguria e si trova a Borgomaro (Im) nell’abside della pieve matrice dei SS Nazario e Celso.

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Alle origini della nostra civiltà : il Polittico dei Santi Nazario e Celso di Christian Flammia

Alle origini della nostra civiltà : il Polittico dei Santi Nazario e Celso di Christian Flammia

Una delle opere più importanti per la Liguria   Il Polittico dei Santi Nazario e Celso è una delle opere più importanti per la Liguria e si trova a Borgomaro (Im) nell’abside della pieve matrice dei SS Nazario e Celso.

 L'opera, dalle notevoli dimensioni (380 x 250 cm), è stata attribuita a Raffaello De Rossi, di origine fiorentina, attivo nella Liguria Occidentale nel XVI secolo. La bottega dei De Rossi stabilì la propria sede a Diano Castello e fu portatrice di nuovi linguaggi pittorici tardorinascimentali. Il Polittico fu commissionato da Renato di Savoia, che sposò Anna, ultima discendente dalla potente famiglia dei Lascaris, signori, a quel tempo, di un ampio territorio delle Alpi Marittime.

 L'imponente e pregevole quadro è stato recentemente restaurato nel laboratorio Bonifacio di Bussana di Sanremo, per iniziativa della Soprintendenza ai Beni Artistici di Genova, con un particolare interessamento del Dott. Alfonso Sista.

Il Polittico, nella sua parte centrale, raffigura, in mezzo ad una serie di personaggi grotteschi, l' "Incontro di Cristo con la Veronica", ai lati i Santi Nazario e Celso con la figura del committente Renato di Savoia, nel registro superiore le effigi di San Pietro e San Paolo, e sulla cimasa il Dio Padre benedicente tra l’Annunziata e l’Arcangelo Gabriele. Nei pannelli inferiori è dipinto lo stemma della famiglia Lascaris, uno scorcio di paesaggio marino, molto probabilmente la costa ligure da Imperia ad Alassio e una delle pochissime raffigurazione del portentoso castello del Maro. Il maestoso dipinto è visitabile negli orari di apertura della pieve o su appuntamento contattando la comunità monastica benedettina (0183.54501).

Christian Flammia - 10 01 2019

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