Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 03.45

Anche gli omosessuali si innamorano di Marco Cosci (Arcigay Cremona)

Le ragioni che spingono una coppia a diventare genitori sono molteplici, sia per gli eterosessuali, sia per gli omosessuali, quindi eviterei di banalizzare un percorso così complesso e delicato riducendolo a un passatempo dettato dalla noia o dalla solitudine

| Scritto da Redazione
Anche gli omosessuali si innamorano di Marco Cosci (Arcigay Cremona) Anche gli omosessuali si innamorano di Marco Cosci (Arcigay Cremona) Anche gli omosessuali si innamorano di Marco Cosci (Arcigay Cremona)

Gentile direttore, le scrivo in merito alla polemica nata in seguito alle perplessità, peraltro espresse con pacatezza, con cui Ilaria Giani —presidente dell’Arcigay di Cremona —ha commentato la maratona di preghiera proposta dalla Diocesi per fermare il ddl Cirinnà. Ci sono due ordini di questioni toccate nelle lettere pubblicate. Il primo ha a che fare con il riconoscimento della coppia omosessuale come formazione sociale. Anche gli omosessuali si innamorano, fanno progetti e vogliono prendersi impegni davanti allo Stato, con diritti e doveri reciproci. Così come gli eterosessuali desiderano sancire il loro essere coppia attraverso l’istituto del matrimonio civile, anche gli omosessuali desiderano siglare la stabilità della propria relazione pubblicamente. Com’è noto, relazioni stabili non costituiscono un pericolo,

anzi creano benessere sociale. Il secondo ordine di questione riguarda la genitorialità e i figli. Le ragioni che spingono una coppia a diventare genitori sono molteplici, sia per gli eterosessuali, sia per gli omosessuali, quindi eviterei di banalizzare un percorso così complesso e delicato riducendolo a un passatempo dettato dalla noia o dalla solitudine. Anche io, come i due lettori, mi sono interrogato sul benessere dei figli in una coppia omogenitoriale. E per fortuna, come noi, ma con molte più competenze, lo fa da tanti anni anche la comunità scientifica. Bene, trent’anni di ricerche scientifiche hanno portano all’evidenza che il benessere dei figli non è dato dal genere dei genitori, ma dalla qualità dei rapporti all’interno del nucleo familiare. E di questa qualità cerca di occuparsi il ddl Cirinnà attraverso l’istituto della cosiddetta stepchild adoption. Com’è noto, infatti, il ddl Cirinnà non consente, né favorisce l’adozione tout court, ma permette ai bambini, con due mamme o due papà (ebbene sì, esistono già), di vedere ufficialmente riconosciuto il loro legame con il genitore non biologico, che non avrà legami ‘di sangue’, ma è a tutti gli effetti una figura genitoriale nella vita di tutti i giorni.

Marco Cosci (Vicepresidente Arcigay Cremona ‘La Rocca’)

 

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