Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 08.50

Antiriciclaggio e antimafia con il sindacato e il progetto San Francesco a Cremona e Crema

| Scritto da Redazione
Antiriciclaggio e antimafia con il sindacato e il progetto San Francesco a Cremona e Crema

Il sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici delle banche, delle assicurazioni e delle poste della Cisl, la Fiba e Slp, dicono no alle pressioni economiche dei clan con una nuova strategia formativa gratuita. Il sindacato con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco sono uniti in un programma strategico di proposte contro le mafie nel mondo del lavoro, a sostegno delle famiglie, delle piccole e medie imprese e delle amministrazioni locali sotto pressione criminale, a partire da una nuova politica del credito a "filiera sociale controllata".
L'appuntamento oggi a Crema sottolinea l'urgenza della costruzione di un nuovo blocco sociale antimafia, strutturato su proposte e impegni di coesione istituzionale e contrattuale, a partire dalla formazione popolare gratuita di tutti i lavoratori più esposti al pressing dei clan.
"La Fiba Cisl  ha aderito da tempo al Progetto San Francesco e insieme abbiamo voluto piantare l'albero della memoria e dell'impegno nel cuore popolare della città, la stazione dei treni, per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino e degli agenti di scorta ma anche per recuperare il loro impegno sociale e culturale contro Cosa Nostra" - così Francesca Rizzi, segretario generale della Fiba Cisl e referente territoriale del Progetto San Francesco presentando la prossima iniziativa sul credito - "Come ha certificato Bankitalia e nostre attività di formazione con Mario Capocci sulla tracciabilità hanno fatto crescere le segnalazioni locali delle operazioni sospette, ed oggi dobbiamo alzare le barriere contro gli interessi criminali più rischiosi".
Fa eco alla Rizzi il direttore del PSF Alessandro de Lisi "Oggi non è più soltanto una partita economica e civile contro il riciclaggio, ma anche una battaglia contro la forma legale della massa di denaro degli interessi mafiosi, generata soprattutto da negozi di compro oro, slot machine e finanziarie che comprano il debito delle famiglie e delle imprese in difficoltà.
Nel cremonese, come nel resto della Lombardia, i boss e gli amici presentabili dei boss hanno come obiettivo l'acquisizione delle reti sociali degli imprenditori e dei lavoratori.
Per fare questo non hanno scrupoli, sia con le buone che con le brutte quel che conta è la possibilità di ricattare elettoralmente e socialmente persone perbene che la crisi ha spinto nel baratr democratico delle mafie. Altrimenti non si spiegherebbero i quattromila lombardi che ricattati hanno venduto il loro voto alle ultime elezioni regionali".
Adesso il sindacato ha l'occasione di proseguire il proprio spirito di servizi e la propria storia a sostegno degli ultimi n e dei lavoratori, un passo alla volta e un progetto alla volta.

Programma
Ufficio Stampa Centro Studi Sociali contro le mafie - Progetto San Francesco

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