Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid, è stato oggi ospite della trasmissione “Mezz’ora in più” su Raitre, condotta da Lucia Annunziata. Ha così potuto spiegare come funzioneranno i vaccini e ha anche ipotizzato quali saranno i tempi per riuscire a vaccinare tutti gli italiani:
Nell’ipotesi che gli istituti di certificazione europei e italiani forniranno l’autorizzazione ai sei vaccini in fase finale di sperimentazione tra la fine di gennaio 2021 e marzo 2022 avremo 202 milioni di dosi di vaccino in Italia. Quindi se la pianificazione sarà rispettata in 15 mesi avremo 202 milioni di dosi
Arcuri ha sottolineato che i vaccini che saranno approvati da Ema e Aifa “saranno efficaci ed efficienti per definizione” e che “tutte le persone che vivono in Italia dovranno avere la possibilità di essere vaccinati, nei limiti della gerarchia delle priorità e delle regole”. E a proposito di gerarchia, Arcuri ne ha stabilita una, dando ovviamente la priorità agli operatori sanitari e alle persone più fragili, mentre dovranno aspettare coloro che hanno già avuto il Covid e che dunque, per un periodo di tempo, godono di una immunità naturale:
Chi ha avuto il Covid deve vaccinarsi? Chi viene contagiato, alla fine del contagio è immune per un certo periodo. È meno urgente vaccinare chi gode di questo periodo di immunità. Saranno vaccinate anche queste persone, ma non saranno i primi e nemmeno i secondi.
Per quanto riguarda i tempi della vaccinazione, Arcuri sembra piuttosto ottimista, perché ha detto che “se i tempi saranno rispettati penso che entro settembre potremo vaccinare fino a 60 milioni di italiani“, ossia praticamente tutti. Infine il commissario straordinario ha commentato il fatto che l’hub nazionale da cui saranno distribuiti i vaccini è stato fissato a Pratica di Mare e dato in gestione alle Forze Armate:
Il vaccino va conservato distribuito e somministrato con il massimo livello possibile di sicurezza scientifica e fisica, e quindi preservato da eventuali problemi. Sarà un bene molto prezioso. Insieme ai ministri Guerini e Speranza abbiamo deciso che l’hub sarà l’aeroporto di Pratica di Mare. Ha una dimensione che non ha pari in Europa e da pratica di mare possono partire aerei elicotteri e mezzi su gomma che trasporteranno le dosi nei 1.500 punti di somministrazione. E’ il luogo più sicuro e più grande che abbiamo.