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ASST Cremona Successo del convegno sulle Terapie anticoagulanti

Venerdì 4 Marzo 2016 presso l’aula magna dell’Ospedale di Cremona si è svolto il convegno “Terapie anticoagulanti - Evidenze e opinioni a confronto” con la partecipazione di ricercatori considerati tra i massimi esperti nazionali e internazionali.

| Scritto da Redazione
ASST Cremona Successo del convegno sulle Terapie anticoagulanti

L’organizzazione scientifica del convegno è a cura di Sophie Testa, direttore del Laboratorio di Analisi Aziendale e del Centro Emostasi e Trombosi dell’ASST di Cremona.

In un’aula magna gremita i relatori hanno fornito indicazioni cliniche in merito all’utilizzo dei nuovi farmaci anticoagulanti e fatto chiarezza sulla gestione dell’anticoagulazione in situazioni particolari. Ad oggi infatti, in merito all’uso di farmaci anticoagulanti, è possibile basarsi su osservazioni reali e non solo su studi clinici o registrativi .

Fare il punto della situazione serve anche a non dimenticare che, nonostante la ventata di innovazione farmacologica, le necessità sanitarie del paziente rimangono e devono essere strutturate in modo adeguato. Dare risposta ai bisogni delle persone in trattamento con anticoagulanti diverrà sempre più una richiesta sanitaria ingente:  la crescita globale dei pazienti è del resto lineare con l’allungamento della vita media. Tromboembolismi venosi e fibrillazioni atriali (molto frequenti al di sopra dei 65 anni) saranno più numerosi nei prossimi anni e quindi il ricorso a DOAC (farmaci anticoagulanti ad azione diretta) e trattamenti anticoagulanti più frequente.

Abbiamo incontrato la dott.ssa Sophie Testa per capire quali novità sono state introdotte con i farmaci anticoagulanti di nuova generazione e per approfondire l’attività del Centro Emostasi e Trombosi di Cremona.

Terapie anticoagulanti, di quanti pazienti riguardano? In Italia sono circa 1 milione i pazienti trattati con farmaci anticoagulanti (farmaci antivitamina K e farmaci anticoagulanti ad azione diretta). A Cremona, il 2,2 % della popolazione è in terapia con anticoagulanti e, di questi, sono più di 400 i pazienti trattati, presso il Centro ospedaliero, con anticoagulanti di nuova generazione, e si stima che -  entro la fine del 2016 - diventeranno più di 1000.

I nuovi farmaci anticoagulanti sono stati introdotti nel 2013, come sono cambiate le terapie da allora? Il loro utilizzo ha portato a molti cambiamenti nella gestione dei pazienti: i controlli  si sono ridotti da 12/15 all’anno per pazienti trattati con farmaci tradizionali a 3/4 per coloro che sono trattati con i nuovi farmaci. I risultati si dimostrano ottimi anche sul fronte delle complicanze, significativamente ridotte. Quanto emerge dai dati clinici reali di utilizzo degli anticoagulanti non deve però condurre a una banalizzazione nel loro impiego: le necessità sanitarie dei pazienti in trattamento permangono e devono essere adeguatamente gestite. Il paziente in terapia anticoagulante ha necessità sanitarie, indipendenti dal tipo di farmaco, che devono essere riconosciute dai professionisti e dagli stessi pazienti.

Come è gestito il paziente una volta preso in carico dal Centro Emostasi e Trombosi? Presso il nostro Centro per ogni paziente si valutano le indicazione al trattamento, raccolte le anamnesi e studiate le interferenze con altri farmaci. Si interviene tempestivamente in caso di complicanze, nella preparazione ad interventi chirurgici e manovre invasive oltre che in cambiamenti significativi dello stato di salute del paziente. L’esigenza di cura globale è talmente sentita che i pazienti stessi hanno creato delle proprie associazioni indipendenti (una delle più note ad esempio è l’AIPA: Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati)  dove potersi confrontare e condividere informazioni utili.

Nel sito www.anticoagulazione.it , portale indipendente, si trovano informazioni interessanti e testimonianze dirette dei pazienti.

Tra le indicazioni utili: i farmaci anticoagulanti devono essere assunti in modo costante e regolare quindi è bene che i pazienti abbiano nel portafogli un documento che attesti il trattamento in atto, il tipo di farmaco, la posologia e l’ora di assunzione delle compresse e l’indicazione clinica al trattamento. 

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