Specialisti urologi, nefrologi, radiologi, radioterapisti, oncologi e otorinolaringoiatri si sono confrontati su caratteristiche, trattamenti, sintomi e prevenzione di queste importanti patologie. In platea anche alcuni studenti dei Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie dell’Università degli Studi di Brescia - sede di Cremona. A moderare gli interventi Carlo Del Boca (direttore UO Urologia) e Maurizio Magnani (direttore UO Otorinolaringoiatria).
I tumori urologici sono patologie che difficilmente riescono ad essere individuati precocemente, la diagnosi infatti molte volte è accidentale. Prevenzione e attenzione a particolari sintomi giocano quindi un ruolo fondamentale. Ma come?
Primo fattore su cui agire è il fumo, perché aumenta significativamente il rischio di sviluppare patologie tumorali, se si fumatori ad esempio il rischio di ammalarsi di tumore al rene aumenta del 50% .
Sempre validi i consigli relativi ad una alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura e una attività fisica regolare. Obesità, ipertensione e diabete infatti possono esporre ad un rischio maggiore.
In caso di familiarità (presenza in famiglia di più casi di tumori urologici) è sempre raccomandabile un controllo specialistico annuale.
Come favorire l'individuazione precoce di queste patologie? In caso di ematuria (presenza di sangue nelle urine) è sempre importante indagare le cause, nel tumore alla vescica potrebbe rappresentare un valido campanello di allarme.
Per individuare precocemente il tumore al testicolo è importante eseguire periodicamente (una volta al mese) l’autopalpazione, soprattutto nella fascia d’età più a rischio (20-45 anni), buona abitudine da mantenere anche negli anni successivi.
Per il tumore alla prostata è importante una precisazione sul dosaggio di PSA (antigene prostatico specifico). Il suo reale valore ai fini della diagnosi è alquanto discusso: si tratta infatti di un indicatore di malattie della prostata, non necessariamente maligne. È più opportuno sottoporsi ad una visita specialistica.
Le neoplasie della testa e del collo sono il 5° tumore più diffuso. In aumento negli ultimi anni i casi tra i giovani e le donne. Sono patologie scarsamente conosciute - nonostante le statistiche -, i sintomi di allarme non vengono presi sufficientemente in considerazione, ed i pazienti giungono tardi dallo specialista con patologie in stato avanzato.
Molto si potrebbe fare con una diagnosi precoce individuando i campanelli di allarme: abbassamento della voce (disfonia) che persiste per oltre tre settimane, difficoltà respiratoria o senso di “ingombro” in gola, emorragie nasali con ostruzione respiratoria, masse visibili o palpabili al collo, disturbo nella deglutizione, raucedine persistente, dolore alla lingua, lesioni orali che non guariscono.
Quali i comportamenti più corretti per la prevenzione dei tumori del capo-collo? Sì ad una alimentazione ricca di frutta e verdura, alimenti che svolgono un effetto protettivi sulle mucose.
No a fumo e alcol, attenzione alle infezioni virali (hiv e hvp), alla scarsa igiene orale e a protesi dentali non performanti che possono creare infiammazioni. Nota di rilevo anche per il crescente inquinamento ambientale che impatta significativamente sulla patologie che interessano le prime vie aeree.
Venerdì 3 febbraio l’appuntamento è con i tumori del sangue (leucemie, linfomi, mielomi e malattie del midollo osseo) e i tumori della pelle (melanomi e carcinomi). Dalle ore 9 in aula magna il momento informativo iniziale, a seguire dalle 11 i colloqui individuali che si possono prenotare telefonando ai numeri dedicati cell 3703222747, tel 0372405237 (da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 14.00).
Sabato 4 febbraio l’evento conclusivo aperto a tutti i cittadini - accreditato per le professioni sanitarie - presso l’auditorium della Camera di commercio di Cremona “Restiamo sani. La prevenzione primaria dei tumori”.
Nella foto i medici
(da sinistra) Giuseppe Voltini, Maurizio Magnani, Laura Perucchini, Laura Cosmai, Marina Foramitti
