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Badanti.Molte con pensioni di reversibilità

| Scritto da Redazione
Badanti.Molte con pensioni di reversibilità

Guazzi riflette su record di giovani badanti in pensione di reversibilità
Il viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei
Diritti: “Il quadro riportato appare sicuramente come il sintomo finale di
un problema estremamente complesso, che andrebbe risolto a monte e con la
dovute precauzioni”

Roma, 24 febbraio 2011 – Secondo quanto riportato da Manageritalia,
associazione dei dirigenti del terziario privato, in Italia risulta in
aumento il numero di matrimoni contratti fra marito anziano e giovane moglie
straniera, e di conseguenza anche il numero di pensioni di reversibilità
assicurate a donne sotto i 60 anni.  Dallo studio condotto emerge, infatti,
che nel 2008 le pensioni in oggetto siano state circa il 10 per cento, ma di
queste, quasi la metà, sono state assegnate a vedove under 50. Prassi
diffusa è pertanto il matrimonio ‘siglato’ con un coniuge durante i suoi
ultimi mesi di vita, o addirittura in punto di morte, così da comportare il
beneficio di un trattamento pensionistico per decenni. Tutto questo non
senza un forte aggravio per le casse degli enti previdenziali.

Ad esprimersi in merito alla questione è il viceresponsabile per la Pubblica
Amministrazione dell’Italia dei Diritti, Andrea Guazzi: “Il quadro riportato
appare sicuramente come il sintomo finale di un problema estremamente
complesso, che andrebbe risolto a monte e con la dovute precauzioni, ma
soprattutto con la volontà di farlo. Il sistema previdenziale e
assistenziale deve essere senza alcun dubbio ripensato – continua nel suo
ragionamento l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –,
senza ovviamente inasprire situazioni di per sé non facili. A questo
proposito mi viene in mente la felice frase detta dal segretario del PD
Bersani che racchiude appieno il mio pensiero, ovvero la necessità delle
nostre istituzioni di vedere le cose con gli occhi dei più deboli, e
aggiungerei senza alcuna discriminazione”.

“Quanto meno è urgente sulla questione pensioni – conclude Guazzi – un piano
di controllo più penetrante, e magari proporre delle alternative valide
all’assistenza privata per gli anziani i quali, troppo spesso, sono le
uniche vittime che rischiano di essere lasciate in balia degli eventi”.


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