Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 12.08

Banca Etica Cremona, punto informativo in SpazioComune: un primo bilancio

Piero Cattaneo ringrazia anche i media che hanno contribuito a dare visibilità al punto informativo, tra cui noi di Welfare Cremona Network

| Scritto da Redazione
Banca Etica Cremona, punto informativo in SpazioComune: un primo bilancio

Si è conclusa mercoledì la prima esperienza del punto informativo di Banca Etica presso la sede dello SpazioComune, allestito dal Comune di Cremona. La ripartenza è prevista a fine estate. «La nostra gratitudine all’Amministrazione e all’Assessore Rosita Viola che ci hanno dato questa possibilità, e ai media che ci hanno permesso in varie occasioni di informare i cittadini», ha dichiarato Piero Cattaneo, del Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica della provincia di Cremona. «Oltre alle decine di persone che hanno potuto rivolgersi a noi, abbiamo stabilito un luogo preciso e significativo, in cui siamo incontrabili, da tutti. Non è chiaramente uno sportello bancario o un ufficio della banca. È semplicemente un presidio che sta preparando il terreno a sviluppi più importanti, quelli che spesso ci vengono chiesti, ma che hanno bisogno di una massa critica di passione, impegno, decisione per la finanza etica anche nella pratica (entrare in Banca Etica!), che ancora non c’è. Soci, amici, sono venuti a testimoniare pubblicamente la loro scelta, essi sono con i loro volti e le loro parole sulla nostra pagina Facebook, o su Zoes, ma anche su Welfare Cremona Network. Per raggiungerli via internet basta digitare all’interno di questi siti Banca Etica Cremona: Rossi, Oliva, Bignami, Castelli, Ghinaglia, Corbari. Grazie anche a loro».

«Nella lettera ai soci d’inizio 2015 abbiamo sottolineato l’attenzione a proiettare impegni e scelte nel presente, a non rimandare, a sentire l’urgenza di fare oggi ciò in cui crediamo», ha proseguito Cattaneo. «Ripetutamente, abbiamo lanciato messaggi elementari, come tanti corollari del nostro slogan, per cui l’interesse più alto, non è quello si può ricavare dall’usura, è quello di tutti. Un “tutti” non generico, che deresponsabilizza, piuttosto quello che unisce il maggior numero di persone, specialmente coloro che hanno minori alternative e risorse personali. Siamo soci di una banca che che vuole legare il denaro a progetti di vita personali e collettivi di studio, famiglia, lavoro, impresa, compatibili e sostenibili nel tempo per le comunità locali, nazionali, internazionali. Ciò richiede di analizzare le conseguenze – anche quelle non economiche e finanziarie – di tali scelte. Decidere tra investimento e investimento, tra banca e banca».

«Non è vero che è tutto uguale, non è vero che tanto non si può far nulla», ha concluso Cattaneo. «Come minimo si dischiude un cammino personale di apprendimento e cambiamento di visuale e quindi di vita. Provare, per credere».

Soci, simpatizzanti e cittadini possono prenotare quote da 10 euro l’una, per raccogliere la somma necessaria a coprire i costi dell’ultimo progetto del Gruppo di Iniziativa Territoriale. Le attività e le modalità per contribuire sono a questa pagina del sito Produzioni dal Basso.

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