Finalmente la legge è stata applicata e Berlusconi è decaduto. Ma non è finita. Berlusconi a differenza di Craxi non fuggirà all’estero ma continuerà ad essere il “ leader di Forza Italia e del centro destra”. Insomma non vuole mollare e continuerà a tessere la sua ragnatela per battere il centro sinistra e farsi gli affari suoi. La manifestazione di oggi a Roma è stata non una prova di forza ma di debolezza. I commentatori dicono che il clima era freddo ( politicamente parlando) e che lui era dimesso, non più brillante e che il suo popolo rispondeva a fatica ecc.
Il fatto che abbia scelto la piazza e non il parlamento, come fece Craxi, è indicativo della deriva che intende costruire. Quando uno dice che l’applicazione della sentenza è un colpo di stato punta al caos, alla destabilizzazione. Insomma di quest’uomo sentiremo ancora parlare. Può darsi che abbia ragione il suo amico Putin che pare abbia detto: “il primo mese avrai un milione di persone con te, il secondo mezzo milione, il terzo sarai solo”.
Ecco dobbiamo lavorare perché rimanga solo.
La scelta di FI di non votare la fiducia a Letta è un elemento di chiarezza che effettivamente può dare respiro al governo ed al suo progetto riformatore e traguardare il paese Italia su regole più democratiche ed efficaci.
Temo però che oltre a Grillo, che vuole subito le elezione e Berlusconi che non aspetta altro per “sfruttare” il momento emotivo vi sia anche Renzi che anteponendo le sua ambizioni personali a quelle del paese lavori per la caduta di Letta.
Ovviamente spero di essere smentito dai fatti.
Gian Carlo Storti
Cremona 27 novembre 2013
