La concessione della grazia sarebbe un'offesa imperdonabile alla giustizia, alla legge, alla magistratura e al popolo italiano.
Peraltro con l'atteggiamento aggressivo dell'ex cavaliere (quando gli verrà revocata l'immeritata onorificenza ?) che non riconosce la condanna dopo tre gradi di giudizio e continua a professarsi vittima di persecuzioni personali.
Non chiederà la grazia perchè presupposto indifferibile è il riconoscimento del reato commesso e l'accettazione della condanna, con l'aggiunta di un pentimento idoneo a ottenere il perdono dalle parti lese dal reato.
Chi sono le parti lese ?
Sono i piccoli risparmiatori che hanno acquistato azioni mediaset, truffati con l'uso che è stato fatto di quei risparmi investiti nella fallimentare mediaset; dalle casse mediaset sono usciti i quattrini per acquistare diritti televisivi con fatturazioni false, gonfiate e truffaldine; quelle fatture sono andate a coprire i prelievi per gli acquisti, danneggiando i risparmiatori che dovrebbero essere risarciti, magari dopo una class action organizzata da una delle tante associazioni a difesa dei consumatori.
Emerge la differenza comportamentale tra Berlusconi e Totò Cuffaro, che in questa circostanza fa la figura di un gigante dell'onore, avendo accettato il severo giudizio e scontando la pena, senza lamentare persecuzioni e scomparendo dalla circolazione della visibilità, contro un nanetto del disonore, che continua a ritenersi intoccabile per via dei consensi elettorali carpiti con promesse-fantasma, mai mantenute.
Con la grazia si aprirebbe una maglia di incertezze per cui tutti i pregiudicati si sentirebbero in diritto di chiedere analoga concessione.
Perché a Berlusconi SI e a Totò Riina, Provenzano, e altri analoghi NO ?
Rosario Amico Roxas
2013-08-14