Domenica, 12 maggio 2024 - ore 20.23

Brusaferro e Locatelli: ''Indice Rt decelera, ma è allarme terapie intensive. Misure più restrittive in 4 regioni''

Nella conferenza stampa sui dati del monitoraggio della settimana 26 ottobre-1 novembre, Brusaferro e Locatelli danno spiegazioni utili.

| Scritto da Redazione
Brusaferro e Locatelli: ''Indice Rt decelera, ma è allarme terapie intensive. Misure più restrittive in 4 regioni''

Il Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro e il Presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli hanno tenuto oggi una conferenza stampa congiunta per spiegare i dati emersi dal report sulla settimana 26 ottobre-1° novembre. Entrambi hanno sottolineato che, in virtù delle misure prese, l’indice di contagiosità (Rt) sta decelerando e questo è un dato molo positivo che può far pensare che nei prossimi giorni il quadro possa migliorare ancora.

Tuttavia, Brusaferro ha spiegato che non bisogna assolutamente abbassare la guardia:

In Italia è alto il numero di nuovi casi per 100mila persone, 523, e cresce rapidamente verso le soglie critiche l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive con molte regioni ben oltre tale soglia e un impatto sui ricoveri per altre malattie. L’Italia è un Paese a scenario 3, siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5. Un Rt che ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1. Tutte le regioni sono sopra Rt 1, in alcuni casi a 2: Non possiamo permetterci distrazioni, non possiamo permetterci di prendere sotto gamba la situazione.

Già domani la Commissione Europea firmerà un contratto con l’azienda farmaceutica per assicurarsi 300 milioni di dosi di vaccino e di queste il 13,51% spetterà all’Italia.

Inoltre Locatelli ha chiarito che i medici di base d’ora in poi avranno un supporto molto importante, un documento redatto appositamente per loro:

Su richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza è stato appena finalizzato un documento di supporto per i medici di medicina generale che fornisce loro degli orientamenti, e ci sono delle riflessioni sull’opportunità di intraprendere particolari trattamenti farmacologici a seconda delle tipologie di pazienti. Il documento è al vaglio del ministro e verrà condiviso con la Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) e interlocutori medici.

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