Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 22.45

“BUSSATE E VI SARA’ APERTO; CHIEDETE ED OTTERRETE | G.Carnevali

| Scritto da Redazione
“BUSSATE E VI SARA’ APERTO; CHIEDETE ED OTTERRETE | G.Carnevali

“El Signüur el lasà fàa, ma mìia ezageràa”! (da ‘La Sapièensa de Cremùna’ di Luciano D’Acquati, giornalista, soprattutto “uomo insostituibile col suo corredo di qualità morali”). Saggezza popolare che sapeva cavar fuori il meglio dell’essere umano. Si racconta di un incallito peccatore il quale era arrivato alla porta del Cielo: “Toc, toc, aprite!”. L'apostolo Pietro, che custodisce le chiavi del Paradiso, si affacciò alla porta. «Chi è là?». «Io». «E chi sei tu?». «Un peccatore, fammi entrare in Cielo». «Neanche per sogno. Qui non c'è posto per i peccatori come te». «E chi sei tu per impedirmi di entrare?». «Sono l'apostolo Pietro!». «Ti conosco! Tu sei quello che per paura ha rinnegato Gesù prima che il gallo cantasse per ben tre volte”. Rosso di vergogna, San Pietro si ritirò e corse a cercare San Paolo il quale mise la testa fuori della porta: «Chi è là?». «Sono io, il solito peccatore. Fammi entrare in Paradiso». «Qui non c'è posto per i peccatori». «E chi sei tu che non vuoi farmi entrare?». «Io sono l'apostolo Paolo!». «Ah, Paolo! Tu sei quello che andava da Gerusalemme a Damasco per ammazzare i cristiani. E adesso sei in Paradiso!». San Paolo arrossì, si ritirò confuso. San Paolo e San Pietro mandarono alla porta l'Evangelista Giovanni. Lui, Giovanni, non aveva mai rinnegato Gesù, dunque poteva parlare con quel peccatore: “Chi è là?”. «Sono io, quel talE peccatore. Lasciami entrare in Cielo». «Puoi bussare fin che vuoi, peccatore d’un peccatore. Per i peccatori come te qui non c'è posto! Piuttosto…redimiti e alla svelta, va là che è meglio!”. “E chi sei tu che non mi lasci entrare?”. «Io sono l'Evangelista Giovanni». «Ah, tu sei un Evangelista. Perché mai ingannate gli uomini? Voi avete scritto nel Vangelo: "Bussate e vi sarà aperto. Chiedete ed otterrete". Io mi sto esaurendo nel bussare e nel chiedere, ma nessuno mi fa entrare. Se tu non mi trovi subito un posto in Paradiso, torno immediatamente sulla Terra e racconto a tutti che hai scritto bugie nel Vangelo!». Giovanni si spaventò e fece entrare il peccatore in Paradiso. Fine! Quanto mi garberebbe coniugare codesto innocuo, ilare, simpatico racconto nel nostro vivere quotidiano. Eppure ce li ho sulla punta della lingua i nomi, uno ad uno, da abbinare (cum tantum granus salis evocati!) ai vari Pietro, Paolo, Giovanni. Maa.…“mica” che mi sovvengono, sapete direttore, in seduta stante, quei nomi, “cribbio”! Comunque, a scanco di pruriginosi equivoci, ogni riferimento a fatti, cose, personaggi del nostro tempo, diciamocelo fino in fondo con onestà, è puramente casuale. “Che c’importa dell’ONORE – ascolto dire – se il “non prendersela” è saggezza e ci guarda da quel DONCHISCIOTTISMO che fa guasti uno più grosso dell’altro in terra d’uomo?” (Mazzolari).
Giorgino  Carnevali

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