Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 18.32

Calabria, salta anche Agostino Miozzo

Il coordinatore del CTS Miozzo non sarà il nuovo Commissario alla Sanità in Calabria. Le condizioni poste non sono state accettate da Palazzo Chigi.

| Scritto da Redazione
Calabria, salta anche Agostino Miozzo

Niente da fare. La nomina del nuovo Commissario alla Sanità della Regione Calabria slitta ancora a data da destinarsi. Il nome corteggiato negli ultimi giorni dal governo di Giuseppe Conte, quello del coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo, è saltato e stavolta la motivazione non è legata a scandali o motivi familiari.

Miozzo, ben consapevole del caos in Calabria e dell’urgenza di prende in mano con forza la situazione, avrebbe avanzato tre richieste particolari che da Palazzo Chigi non sono stati in grado di soddisfare, a cominciare dal ritorno in servizio dello stesso Miozzo, ormai in pensione, condizione necessaria posta dal coordinatore del CTS per poter affrontare un incarico così complesso.

Il secondo punto che Palazzo Chigi non ha voluto accettare sembra riguardare la squadra con cui Miozzo avrebbe dovuto affrontare l’emergenza COVID-19 in Calabria, a cominciare dalla stesura del piano operativo anti-COVID che ad oggi la Regione ancora non ha. Miozzo, lo riferisce oggi il Corriere Della Sera, avrebbe chiesto al governo una squadra di almeno 25 persone e una libertà decisionale e di poteri su cui Palazzo Chigi non è stato in grado di dare le necessarie rassicurazioni a Miozzo.

La situazione rimane paradossale. La Calabria è ancora in zona rossa, la sanità regionale è in estrema difficoltà e il governo non è ancora riuscito a trovare una soluzione che porti ad interventi rapidi ed efficaci in questa delicata fase della pandemia.

Il caos dei Commissari alla Sanità in Calabria era iniziato poco più di due settimane fa, quando Saverio Cotticelli si era dimesso dopo aver stato colto in castagna sul piano anti-COVID da un giornalista di Report. In tempo record il governo aveva nominato Giuseppe Zuccatelli, ma le dichiarazioni sopra le righe pronunciate a più riprese in questi mesi di pandemia hanno fatto saltare anche la sua di testa. La nuova scelta era ricaduta sull’ex rettore dell’Università La Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, ma per problemi familiari ha fatto un passo indietro poche ore dopo l’annuncio della nomina.

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