Domenica, 28 aprile 2024 - ore 15.53

Calo del petrolio al barile e tranquilla stabilità del prezzo della benzina di A.De Porti

Da qualche tempo a questa parte abbiamo assistito ad un progressivo calo del costo del petrolio: dal giugno 2014 ad oggi avrebbe perso oltre il 70 % passando da 108 dollari al barile agli attuali 29-30 circa

| Scritto da Redazione
Calo del petrolio al barile e tranquilla stabilità del prezzo della benzina di A.De Porti

Questa  realtà  ha fatto in qualche modo respirare gli automobilisti, più o meno “menefreghisti” rispetto ad una situazione che, transitata a suo tempo attraverso  il crac di Wall Street nel 2008  e la crisi successiva (2011)  dell’Eurozona, ha ora investito addirittura il mercato cinese, finora relativamente tranquillo sotto questo aspetto.

Ovviamente, anch’io ero e sono fra i predetti “menefreghisti” quando si tratta di spendere meno per viaggiare, essendo già sufficientemente tartassato fiscalmente da uno Stato che non paga i suoi debiti ai cittadini, trovando esso sempre degli escamotage per non pagarli sfornando leggi ad hoc per non farlo, infischiandosene persino delle sentenze della corte costituzionale. D’accordo i soldi non ci sono, ma se, analogamente,  il cittadino non avesse soldi per pagare le tasse,  egli  si troverebbe  subito in un mare di guai  in quanto lo Stato non ci penserebbe un minuto per sequestrargli anche l’anima… e mi fermo qui per tornare al petrolio di cui a titolo.

Facendo il calcolo della serva, consapevole che detto calcolo non è percorribile per le molte sfaccettature ad esso correlate  (politica, economia, interessi di produzione ecc.ecc.), ora come ora la benzina alla pompa dovrebbe costare max Euro  0,47. Infatti, se nel 2014 il greggio costava 108 dollari al barile mentre ora costa neanche 30 dollari al barile, la proporzione della serva è presto fatta:     108 : 1.70 = 30 : x.    Uguale Euro 0,47

Domanda : “ Vorrei sapere perché alla pompa il carburante cala pochissimo e continua sempre a costare in proporzione un occhio della testa ?  “

Forse per salvaguardare le accise ?  Che, per chi ancora non lo sa, incidono, nella misura dell’ 50-60 % circa (1 euro al litro di carburante) !  Ma ciò che fa ridere, anzi piangere, è che queste accise riguardano ancora la…Guerra dell’Abissinia…, oltre al disastro del Vajont, alluvione di Firenze, guerra in Libano, terremoto dell’Irpinia, rinnovo contratto ferro-tramvieri, acquisto autobus ecologici…

Questo è uno Stato serio ? O un teatro delle marionette ?

ARNALDO DE PORTI Feltre(BL)

 

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