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Camusso: ripartiamo dalla sconfitta sulle pensioni

Il segretario Cgil chiude il congresso dell'Emilia Romagna e descrive un sindacato sotto attacco, visto come un ostacolo dalla politica, ma che riesce ancora ad intercettare milioni di lavoratori e pensionati. Sfida al governo sulla riforma della Pa

| Scritto da Redazione
Camusso: ripartiamo dalla sconfitta sulle pensioni

Rappresentanza, Europa, riforma della Pa e soprattutto importanza del sindacato confederale. Questi i punti principali toccati oggi, 25 marzo, da Susanna Camusso nelle conclusioni al Congresso regionale della Cgil Emilia Romagna. Camusso ha ricordato i numeri di questo congresso: “Abbiamo l'orgoglio - ha esordito - di un'organizzazione che, pur con le proprie manchevolezze, nell'era della virtualità ha incontrato 1,8 milioni tra lavoratori e pensionati, che si è messa in discussione e ha provato ad ascoltare”.

Eppure, il sindacato è vissuto da molti come un ostacolo da eliminare. “C'è una gara in corso tra tutti i ministri a spiegare che loro, per carità, al massimo dal sindacato accolgono dei consigli, ma non intendono fare nessuna discussione. Ultima la ministra della Funzione pubblica”, afferma Camusso dal palco di Riccione. “Oggi nel Paese e nel dibattito politico il sindacato confederale è considerato un ostacolo da rimuovere per tanti motivi, perché si pensa che la rappresentanza sociale sia una cosa che interferisce con il rapporto diretto coi cittadini, perché secondo i politici lo scambio deve passare direttamente dal consenso. Sotto attacco - avvisa allora la leader nazionale Cgil - non c'è l'esistenza del sindacato, ma il sindacato confederale”.

Sindacato che negli ultimi anni ha subito anche delle sconfitte e da quelle, ha detto Camusso, è necessario ripartire. “C'e' un orientamento forte dei lavoratori e dei pensionati sul fatto che gli effetti della legge Fornero - è l'esempio citato dal segretario nazionale- siano effetti insopportabili e sul fatto che noi non abbiamo fatto tutto ciò che era necessario. È vero, non c'è dubbio: noi abbiamo subito sulle pensioni una sconfitta”.

Per Camusso è un bene utilizzare la parola 'sconfitta', perché "permette di sapere che devi ripartire dal punto in cui sei stato sconfitto e non dal rimpianto del passato. Rimpiangere il passato non ci ha permesso di vincere questa battaglia. Ma se abbiamo subito una sconfitta di quelle dimensioni - tira le somme il segretario Cgil - ci possiamo porre la domanda ora di come ricostruire le alleanze per cambiare quella legge".

Poi il passaggio sulla Pa: “La riforma della pubblica amministrazione non si trasformi in una nuova infornata di nomine politiche, magari passando attraverso nuovi tagli lineari. Lo chiede oggi la Cgil, dicendo di voler sfidare il governo sul tema delle riforme in particolare nel settore pubblico.

"O noi cambiamo profondamente la pubblica amministrazione oppure è molto difficile immaginare" che essa diventi "il motore della creazione di lavoro e del cambiamento"; per questo "siamo assolutamente serafici sul fatto che possiamo sfidare questo governo sulla riforma della pubblica amministrazione".

Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2014/03/25/110339/camusso-ripartiamo-dalla-sconfitta-sulle-pensioni

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