Signor direttore, notiamo che ultimamente tante associazioni animaliste o privati appartenenti alle medesime, impazzano nel dire la loro per quanto riguarda la chiusura del canile rifugio di Cremona, soprattutto rimarcando il fatto che in futuro ci saranno per i vari Comuni che si appoggiavano alla struttura cremonese costi esorbitanti per la comunità, sia per il trasferimento degli animali già presenti sia per la detenzione anche degli eventuali futuri, ma senza dar una eventuale soluzione anche temporanea. Vorrei ricordare al Comune di Cremona e ai Comuni convenzionati e soprattutto a coloro che alla fine pagano (i cittadini ) che in provincia di Cremona, precisamente in Castelverde, a pochi passi dell’attuale canile, esiste fin dal 2008 una struttura autorizzata Asl, tuttora aperta e funzionante, sia come pensione sia come canile rifugio la quale già gestisce decine di animali d’affezione e con tanto di codice struttura rilasciato dal distretto veterinario di Cremona, oltre che avere in essere eventuali convenzioni con cliniche veterinarie. Mi spiace per coloro che con invidia ora impazzeranno per denigrarci, ma ci spiace per loro, i fatti di cui ci accusavano si son dimostrati irreali e inesistenti, con tanto di sentenza Tar e l’unica cosa che ci interessa sono i fatti non le chiacchiere- Perciò, ammesso e non concesso che la cosa a noi possa interessare, la nostra associazione, ripeto idonea e autorizzata fin dal 2008, può ospitare sia i cani attualmente detenuti e far convenzioni con i vari Comuni se fossero interessati e di certo i costi non lieviterebbero affatto. Concludendo invitiamo eventualmente i vari Comuni: se vogliono prendere contatto con gli scriventi, siamo a loro disposizione., fermo restando che a loro malincuore certi ‘personaggi’ bravi a parole non saranno accettati.
Associazione La casa di Luca Scodi (Castelverde)
