Cardinal Carlo Maria Martini e' morto rifiutando l’accanimento terapeutico | G.C.Storti
Ha rifiutato l’accanimento terapeutico. Seguendo anche l'esempio di Giovanni Paolo II che e' stato ucciso dalla stessa malattia, il morbo di Parkinson, il porporato gesuita ha concordato con il suo medico curante di non essere sottoposto all'intervento per posizionare la cosiddetta Peg, cioe' il tubicino che il chirurgo inserisce direttamente nello stomaco e consentirebbe di alimentarsi direttamente bypassando l'esofago.Lo ha confermato il neurologo Gianni Pezzoli che ha avuto in cura per anni l'arcivescovo.La Chiesa Cattolica chiarisce infatti che le cure debbono essere proporzionate alla situazione del malato terminale e che stabilire il confine con l'accanimento terapeutico e' responsabilita' specifica del medico curante in dialogo con il paziente.
Un uomo del dialogo il Cardinal Martini che anche nell’ultimo momento della sua vita è stato un punto di riferimento e di moderazione su temo molto delicati che sono spesso oggetto di feroci scontri “politici”.
A quest’uomo, da laico, sono riconoscente.
Cardinal Carlo Maria Martini e' morto rifiutando l’accanimento terapeutico | G.C.Storti
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