Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 15.40

Cartabia a Parigi per il Gruppo Vendôme

| Scritto da Redazione
Cartabia a Parigi per il Gruppo Vendôme

Il Ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti ha ospitato a Parigi una riunione del "Gruppo Vendôme" ed ha accolto i suoi omologhi di Germania, Belgio, Italia e Lussemburgo, e Didier Reynders, Commissario europeo alla Giustizia. Assenti i Ministri della Giustizia dei Paesi Bassi e della Spagna.

Il gruppo – ricordano dalla Giustizia – si è riunito per la prima volta il 7 novembre 2018 a Parigi e da allora si è riunito sette volte.

Prima dell’inizio delle sessioni di lavoro, tutti i ministri – tra cui Marta Cartabia – e il Commissario hanno espresso il loro sostegno al giornalista olandese Peter de Vries, vittima di una inaccettabile aggressione ad Amsterdam il 6 luglio, e alla sua famiglia. Ancora una volta, i ministri hanno riaffermato il loro attaccamento e impegno fondamentali per la tutela dello stato di diritto e la libertà di stampa, che è essenziale per le nostre democrazie e società. Hanno espresso la loro piena solidarietà al popolo olandese.

I ministri hanno dapprima affrontato l’accesso alle prove elettroniche, sottolineando che tale questione è ora cruciale per la stragrande maggioranza delle indagini penali. Hanno quindi sottolineato la necessità di portare a buon fine il dibattito sulle proposte legislative europee presentate nell'aprile 2018 con l'obiettivo di facilitare l'accesso a questo tipo di prove, per fornire ai giudici e agli inquirenti strumenti efficaci.

I ministri hanno quindi espresso il loro “pieno sostegno” alla Presidenza slovena del Consiglio dell'Unione europea affinché prosegua questi negoziati, avviando un dialogo intenso e costruttivo con il Parlamento per raggiungere un compromesso. Insieme alla Presidenza slovena, i ministri continueranno a difendere la necessità operativa di procedure semplificate e proporzionate per accedere alle prove elettroniche, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali.

Le discussioni si sono poi incentrate sulla lotta alla discriminazione e all'incitamento all'odio all'interno dell'Unione.

Rafforzando il loro profondo attaccamento ai valori dell’Unione, i Ministri della Giustizia e il Commissario europeo hanno deplorato i recenti sviluppi legislativi in Ungheria che stigmatizzano le persone LGBTQIA; ribadito il loro “sostegno” agli sforzi della Commissione per garantire il pieno rispetto del diritto dell'UE, i ministri hanno poi espresso la loro preoccupazione in merito alla messa in discussione della Convenzione di Istanbul da parte delle autorità polacche e ungheresi. Con altrettanta preoccupazione, hanno deplorato l’aumento dei reati e dell'incitamento all'odio, specialmente commessi sui social network, nel contesto della pandemia nei confronti di altre categorie vulnerabili: disabili, minori, donne, minoranze religiose, vittime di razzismo.

Dopo aver condiviso la loro analisi della situazione, i partecipanti hanno sottolineato la necessità di un'azione comune per un contesto definito “preoccupante”. Hanno discusso il piano della Commissione per proporre un'iniziativa volta ad estendere la lista dei reati gravi transfrontalieri definiti nei trattati ai reati d'odio, nonché sui negoziati in corso sul regolamento sui servizi digitali (Digital services Act). In conclusione, i Ministri hanno convenuto sulla necessità di proseguire il dialogo ad alto livello su tutte tali questioni. (aise) 

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