Casson: Costi e cattivo funzionamento non interessano il governo
"D'accordo con Berlusconi: con questa riforma nessuna indagine su fatti importanti"
"Il cattivo funzionamento della giustizia italiana denunciato dalla Cgia di Mestre non sarà minimamente toccato dalle riforme costituzionali annunciate dal governo e rimarrà tale e quale. Il costo elevatissimo per le imprese italiane per il non funzionamento della macchina giudiziaria e il peso inaccettabile per i cittadini non sono presenti come problema da risolvere per il governo. La lentezza della macchina giudiziaria e non effettività delle sentenze e delle pene erogate evidentemente non rientrano nelle preoccupazioni della maggioranza". Lo afferma il sen. Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd.
"Bisogna inoltre - aggiunge - fare molta attenzione ai preannunciati ddl ordinari che accompagneranno queste proposte costituzionali perchè in essi potranno celarsi norme volte unicamente alla tutela del premier e della "cricca" secondo le ribadite intenzioni del governo che nelle prossime settimane in Parlamento cercherà di portare a casa i vergognosi ddl sul processo breve e sulle intercettazioni telefoniche".
"L'unico affermazione di Berlusconi che condivido - conclude Casson - è che se la polizia giudiziaria fosse dipesa dal potere esecutivo e non dalla magistratura non avremmo avuto le indagini su Tangentopoli, sui gravissimi fatti di corruzione, sul malaffare e, aggiungo, nemmeno sui fatti di terrorismo, di strage e sui tanti gravi crimini commessi ai danni dei lavoratori e dell'ambiente".
